Chiusero due rom in un gabbiotto, la Lidl ha licenziato i due dipendenti

29 Apr 2017 10:09 - di Redazione

Hanno perso il lavoro. Sono stati licenziati i due dipendenti del supermercato Lidl di Follonica, in provincia di Grosseto, che lo scorso febbraio rinchiusero per alcuni minuti in un gabbiotto due donne rom sorprese a rovistare in un’area del supermarket interdetta al pubblico, filmando la scena e diffondendola sul web. Dopo essere stati sospesi dalla direzione della Lidl e dal sindacato, i due uomini sono stati licenziati dalla società. Uno di loro, 35 anni, che era stato assunto a tempo indeterminato, è stato licenziato in tronco. Al compagno di lavoro di 25 anni, invece, il supermercato non ha rinnovato il contratto. «Siamo venuti a conoscenza del video diffuso in rete. Prendiamo le distanze senza riserva alcuna dal contenuto del filmato che va contro ogni nostro principio aziendale. Lidl Italia si dissocia e condanna fermamente comportamenti di questo tipo. L’Azienda sta verificando le circostanze legate al video e si avvarrà di tutti gli strumenti a disposizione, al fine di adottare i provvedimenti necessari nelle sedi più opportune», era stato il commento a caldo dell’azienda.

Un caso nazionale

Il video (nel quale si vedono le rom chiedere di essere liberate) divenne subito virale con migliaia di visualizzazioni e una raffica di commenti contrastanti, dallo sdegno alla solidarietà per i due “solerti” dipendenti. Le polemiche oltrepassarono i confini toscani diventando un caso nazionale e dividendo l’opinione pubblica. Additati come razzisti della peggiore specie, i due dipendenti vennero invece difesi da Matteo Salvini che si disse disponibile a provvedere all’assistenza legale. Una goliardata di pessimo gusto? «Era solo uno scherzo», si erano giustificati i due dipendenti che sono stati indagati dalla procura di Grosseto per sequestro di persona. All’origine dell’episodio, hanno spiegato i due dipendenti negando di essere stati loro a pubblicare il video su facebook, la difesa dell’azienda pder evitare che le due donne continuassero a rubare gli scarti del supermercato. I due, assistiti dall’avvocato Roberto Cerboni, ora stanno valutando se impugnare o meno il provvedimento di licenziamento davanti al giudice del lavoro.

 

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