Barista ucciso, il sindaco di Budrio: «Comunità arrabbiata»
È soprattutto piena di “rabbia”, la comunità dei cittadini budriesi scossi dall’assassinio del barista ucciso sabato sera da un rapinatore a Riccardina di Budrio. “Rabbia per un fatto che non appartiene alle nostre terre e non appartiene alla nostra vita, un fatto sconvolgente”, spiega ad AdnKronos il sindaco di Budrio, Giulio Pierini.
“La rabbia -prosegue- è un sentimento umano e comprensibile. Però ieri sera alla fiaccolata, così come in queste ore, la reazione dei cittadini è stata molto composta, seria e civile”. È stata pero una reazione “anche molto ferma nel chiedere di assicurare alla giustizia questo delinquente e maggiore sicurezza nel nostro territorio”. L’istinto -spiega Pierini- ” è stato quello di stringerci intorno a una comunità oltre che alla famiglia della vittima”. Fra le gente di m Budrio -racconta Pierini- “c’è preoccupazione ma non paura e tensione, è soprattutto incredulità” per un fatto accaduto in un luogo da sempre al riparo dalla criminalità diffusa.
“In uno Stato di diritto, però – avverte il sindaco di Budrio -, l’unica giustizia giusta è quella della legge e dovrà esserlo sempre più. Una legislazione che, però, deve garantire la certezza della pena. Quella per cui, per esempio, se vieni trovato a rubare in casa non vieni scarcerato il giorno dopo o dopo poche ore. Altrimenti i cittadini saranno sempre più sfiduciati nei confronti delle istituzioni e, quando succede, siamo tutti più deboli. Allo stesso tempo le pene non certe incentivano e rafforzano i malviventi e le loro azioni”.