CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Anche la Cina vieta burqa, barba lunga e velo: stop all’estremismo islamico

Anche la Cina vieta burqa, barba lunga e velo: stop all’estremismo islamico

Esteri - di Giorgia Castelli - 1 Aprile 2017 - AGGIORNATO 1 Aprile 2017 alle 15:05

Niente velo e burqa. Ma non solo. Anche la Cina adotta misure contro il radicalismo islamico. Pechino ha introdotto restrizioni nella regione a maggioranza musulmana dello Xinjiang nel quadro della sua campagna contro l’islamismo: proibita la barba “particolarmente” lunga e il velo in pubblico, il rifiuto di guardare la televisione di stato, sposarsi solo con cerimonia religiosa. La notizia è stata resa nota dalla Bbc. I dipendenti di imprese pubbliche come stazioni ferroviarie e aeroporti, sono anche richiamati a “dissuadere” chi vi accede, se con il corpo completamente coperto, con il velo a coprire il viso. E a darne notizia alla polizia.

Niente velo e burqa in pubblico, le misure dell’Austria 

Una misura analoga è stata presa nei giorni scorsi dall’Austria. Vienna,  dopo mesi di trattative e di dibattito ha vietato il velo in pubblico e  ora si prepara a bandire la distribuzione del Corano e a rendere obbligatoria la frequentazione di corsi di lingua e cultura tedesca per i profughi nel primo anno del loro arrivo nel paese. «Solo in questo modo le persone potranno elaborare il rispetto verso la società», ha dichiarato a riguardo Sebastian Kurz (Oevp), ministro degli Esteri e dell’Integrazione. Il provvedimento prevede in particolare il divieto del burqa e di qualsiasi altro tipo di velo che copra il viso delle donne nei luoghi pubblici. 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

1 Aprile 2017 - AGGIORNATO 1 Aprile 2017 alle 15:05