Altro che ripresa: più dell’11 per cento degli italiani versa in grave povertà
“Nel 2015 in Italia l’11,5% degli individui vive in condizioni di grave deprivazione. Il nostro Paese supera di 3,4 punti percentuali la media europea attestandosi al 9° posto tra i Paesi con i valori più elevati”. È la fotografia scattata dall’Istat nell’indagine Noi Italia 2017. “In Italia la diseguaglianza, misurata in termini di concentrazione del reddito, è più elevata in Sicilia e più bassa nelle regioni del Nord-est. Nel confronto con i Paesi dell’Ue, nella graduatoria in ordine decrescente riferita al 2015, l’indice di concentrazione colloca l’Italia al decimo posto (0,324) insieme al Regno Unito, con un valore poco più elevato di quello medio europeo (0,310)”, prosegue.
Anche cone Pil siamo tra i più bassi della Ue
Ma nel 2016 la quota di persone soddisfatte per la propria situazione economica (50,5%) risulta in aumento per il terzo anno consecutivo; a crescere sono soprattutto coloro che si dichiarano “abbastanza soddisfatti”, dice ancora l’Istat annotando come il livello di soddisfazione per la situazione economica aumenta in tutte le ripartizioni ma come sia il Centro-Nord a registrare l’aumento più consistente sul 2015 (da 52,7% a 56,4% ). Nel 2015 il Pil pro capite italiano, nonostante l’aumento dello 0,8% in termini reali rispetto all’anno precedente, risulta ancora inferiore a quello del 2012. Lo indica l’Istat nella fotografia scattata nella nona edizione di ”Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”. Peraltro, segnala l’istituto, misurato in standard di potere d’acquisto (per un confronto depurato dai differenti livelli dei prezzi nei vari paesi), il Pil pro capite dell’Italia risulta inferiore del 4,5% rispetto a quello medio dell’Ue, più basso di quello riferito a Germania e Francia (rispettivamente del 23,6 e 9,2%) e superiore del 5% al prodotto interno lordo spagnolo pro capite.