Sparavano con gli estintori per coprirsi la fuga: 10 arresti per sequestri e rapine
Estintori usati come mitragliatrici: questo il diktat ricevuto dal capo che, per coprire la fuga, aveva consigliato ai suoi di sradicare gli estintori e sparare contro i carabinieri.
Estintori imbracciati per coprirsi la fuga
Una banda ben organizzata, dalla scelta dell’obiettivo da colpire alla sparizione dal luogo del delitto, con tanto di estintori da imbracciare per garantirsi la fuga nonostante l’inseguimento dei carabinieri. Una banda ritenuta responsabile di oltre 30 colpi tra spaccate a negozi di telefonia e ditte, rapine con sequestro di persona in sale giochi nonché furti e ricettazione di auto. E allora, proprio gli estintori, le mazze di ferro e i piedi di porco rappresentavano il kit di cui erano dotati tutti i singoli componenti i quali, in caso di inseguimento, avevano ricevuto dal capo un preciso diktat: scaricare il contenuto di uno o più estintori, creando una nube contro i militari, per poi sparire nella nebbia di polvere bianca sparata contro i carabinieri così da sfuggire al vista e al controllo.
Sgominata una banda di 10 elementi: tutti arrestati
Oggi, l’epilogo: i carabinieri di Rivoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Torino su richiesta della Procura, nei confronti di 10 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata a sequestro di persona, furti, rapine e ricettazione. Tutte persone protagoniste delle rocambolesche fughe coperte dalla spuma bianca degli estintori usati come armi improprie. Il provvedimento scaturisce da un’indagine iniziata nel giugno 2016 e conclusasi lo scorso dicembre. Oggi, con gli arresti e i trasferimenti in cella l’ultimo atto di una seguitissima tragicommedia criminale i protagonisti, per una volta, non sono potuti ricorrere agli estintori che, nel braccio di ferro finale almeno, non hanno potuto garantire la salvezza…