Soldatesse nude, compare un’altra bacheca a luci rosse
Lo scandalo delle foto delle soldatesse americane nude su Facebook, che ha costretto il Pentagono ad aprire un’inchiesta, si allarga. Ad essere coinvolto non è solamente il corpo dei Marines, ma la pratica di postare e condividere online foto proibite delle soldatesse riguarda anche altri settori delle Forze Armate Usa. La Bbc ha scoperto che su una bacheca virtuale centinaia di immagini a luci rosse di soldatesse sono state postate e condivise da militari (uomini) appartenenti ad altri corpi.
Sulla bacheca vengono prima pubblicate normalissime foto vestite delle soldatesse prese di mira, generalmente scaricate dai loro profili sui social network. Poi, viene chiesto agli altri membri del gruppo se qualcuno di loro è in possesso di immagini “senza veli”, definite “wins” della stessa soldatessa. I successivi post vengono anche corredati di vari dettagli, comprese le caserme e le basi dove le soldatesse prestano servizio. Non mancano i commenti osceni. Sembra di capire che alcune delle immagini proibite siano state scattate all’insaputa delle dirette interessate, altre siano invece consensuali, ma comunque pubblicate senza permesso.
Dopo che si era diffusa la notizia relativa ai Marines, la pagina Facebook “Marines United”, che contava 30mila membri tra militari ed ex militari del corpo, è stata chiusa. La vicenda era stata definita “imbarazzante” e contraria ai valori del corpo, dal comandante dei Marines, il generale Robert Neller. La Bbc riporta che la bacheca anonima appena scoperta rimane invece online e accessibile pubblicamente, a conferma del fatto che questa pratica si estende a tutte le forze armate Usa.