Siparietto tra Emiliano e Toti: «Alle primarie tifate Renzi, così vincete voi»
I sondaggi, piuttosto deprimenti, che lo vedono in ultima posizione alle primarie del Pd, distantissimo non solo da Matteo Renzi ma anche dal secondo piazzato Andrea Orlando, non hanno tolto il buon umore a Michele Emiliano, fragoroso governatore della Puglia che da un anno a questa parte si è messo in testa di giocarsi la sua bella partita nazionale.
Era presente anche il leghista Zaia
E così, incrociando i suoi colleghi della Liguria e del Veneto, Giovanni Toti e Luca Zaia, al termine dell’incontro dei governatori con il premier Gentiloni sui tagli pregressi ai bilanci regionali, ha dato vita ad un gustoso siparietto che la dice lunga sullo stato dei rapporti all’interno del Pd: «Dateci una mano almeno in Veneto, perché in Liguria sono tirchi e ci danno pochi voti…”, scherza Emiliano rivolgendosi a Zaia. Ma è Toti a rispondergli con altrettanta ironia: «Guarda che in Liguria in realtà sta vincendo Renzi, anche se è casa di Orlando, tuo rivale…». Per Emiliano non è una stoccata, ma una palla alzata, che schiaccia senza riguardi per il suo principale rivale interno: «No, a voi soprattutto conviene che vinca Renzi, così si spacca tutto e vincete di nuovo le elezioni…».
Emiliano: «Per i Patti del Sud non c’è un euro»
È solo il primo tempo. Il sequel Emiliano lo sciorina davanti ai giornalisti: «Vi ricordate i Patti per il Sud firmati dal governo e dalle regioni per le città? Beh, non c’è neanche un euro disponibile». Un “pacco”, insomma, più che un patto. Un “pacco” firmato Renzi. «Di quelle somme dovremmo fare immediato utilizzo perché – dice tutto d’un fiato Emiliano – se non cantierizziamo le opere entro il 2019, perderemo tutti i fondi. Il meccanismo prevede la posposizione di 35 miliardi di euro su 46 a dopo il 2020, quindi matematicamente noi non riusciremmo a cantierizzare le opere e il governo tornerà in possesso di quel denaro». A sentire Emiliano, Gentiloni gli avrebbe dato ragione.