Sentenza di Firenze: “I giudici stanno sfasciando il diritto di famiglia”
Piovono i dissensi dopo la sentenza di Firenze sulla coppia gay: “Dopo il Tribunale di Trento che ha benedetto l’utero in affitto sfruttato all’estero, quello di Firenze si inventa la compatibilità con l’ordinamento italiano di un’adozione gay avvenuta anch’essa all’estero: i giudici stanno sfasciando il Diritto di Famiglia italiano con sentenze giacobine contro l’ordine costituzionale della nostra democrazia. Ci auguriamo che la sentenza di Firenze sia impugnata dal Pubblico Ministero come avvenuto a Trento, e che la Cassazione risolva tutti questi casi rispettando la Legge italiana e non quella di altri ordinamenti”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce di Generazione famiglia. “Dopo la scelta della Corte d’Appello di Trento di riconoscere a due uomini la genitorialità di due bambini nati negli Stati Uniti con l’utero in affitto, oggi il Tribunale dei Minori di Firenze riconosce per la prima volta in Italia l’adozione di due bambini da parte di una coppia gay e nega loro il diritto di avere un padre e una madre. È una sentenza ideologica e illegale: non è la magistratura a fare le leggi, ma il Parlamento”. Lo dichiara Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. “Esiste una parte della magistratura che ormai fa sfacciatamente politica. E’ inaccettabile una sentenza che riconosca un’adozione in favore di due uomini. Che governo e parlamento rendano più veloci le adozioni per le coppie di uomini e donne. La Lega ora e sempre dirà no alle adozioni gay e agli uteri in affitto”. Lo dice il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, commentando la sentenza del tribunale dei minori di Firenze.
Il ministro Costa: sentenza creativa…
“Fioriscono questi provvedimenti” e “penso che il parlamento, al di là di questo caso, dovrà porsi questo tema di fronte a queste situazioni e valutare anche eventualmente la sostenibilità e percorribilità di un conflitto di attribuzione”. Lo ha detto il ministro della Famiglia Enrico Costa, a margine della Conferenza Unificata, rispondendo a una domanda sul riconoscimento per la prima volta in Italia dell’adozione da parte di una coppia gay. “Non entro mai nel merito di questi provvedimenti – ha continuato – Dico però che fioriscono questi provvedimenti, quasi si usa il pretesto di dire che c’è un vuoto normativo e si cerca di colmare il vuoto normativo anche quando non c’è”. “In sostanza si dà la colpa al parlamento di essere fermo, inerte su determinati temi e si utilizzano dei provvedimenti, non entro nel caso specifico, ma che io chiamo creativi”, ha concluso. Da parte sua il deputato Gian Luigi Gigli, capogruppo di Democrazia Solidale – Centro Democratico in commissione Affari costituzionali alla Camera, ha detto: “Come si invocava nel ’68, ormai la fantasia è davvero al potere. Certamente essa è al vertice di quello giudiziario, con volontà di mettere le mani anche sul potere legislativo. In un colpo solo sono sovvertite le regole che riguardano l’adozione e quelle sulla cittadinanza. Non resta che fare gli auguri a questo nostro sfortunato paese nelle mani della giustizia creativa”.