Scuola, le benedizioni sono legittime: il Consiglio di Stato smentisce il Tar laicista
Sschiaffo sonoro per i lacisti arrabbiati. Le benedizioni a scuola, fuori dalle lezioni e facoltative, sono legittime. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del ministero dell’Istruzione e ribaltando la decisione del Tar Emilia-Romagna che aveva annullato la delibera con cui un consiglio di istituto di Bologna le aveva autorizzate. Per i giudici il rito non può “in alcun modo incidere sullo svolgimento della didattica e della vita scolastica in generale” e questo “non diversamente” da altre attività “parascolastiche”. Una decisione che “appare saggia, equilibrata e rispettosa della vera laicità della scuola, che non può mai essere contro qualcuno” dice in una dichiarazione il professor Adriano Guarnieri, portavoce della diocesi di Bologna guidata dall’arcivescovo Matteo Zuppi
Apprezzamento per la sentenza del Consiglio di Stato è espresso anche dalla Conferenza episcopale italiana. “Una sentenza ragionevole ed equilibrata, in cui si è dimostrato di avere buonsenso”. Questa l’opinione di monsignor Mariano Crociata, presidente della Commissione episcopale per la scuola della Cei. “Questa sentenza rispetta in pieno la figura del nostro ordinamento, oltre che la nostra cultura e la nostra tradizione religiosa – spiega Crociata, vescovo di Latina – senza intaccare minimamente né la laicità dello Stato né la libertà di professione della fede”.