Russia, allo studio robot armati per disperdere le manifestazioni violente
Sembra una rivoluzione nell’ordine pubblico: robot per reprimere manifestazioni non autorizzate potrebbero essere usati in futuro in Russia, anticipa Komsomolskaya Pravda, citando come esempio auto senza pilota munite di idranti e di lanciagas lacrimogeni e bombe assordanti e illuminanti, mezzi per colpire i manifestanti “senza mettere agenti a rischio”. “Dare calci a un robot non ha consequenze e ti fa male ai piedi”, spiega il quotidiano russo. “Se provocazioni (come quelle di domenica, ndr) iniziano a farsi più frequenti, useremo l’intero arsenale a nostra disposizione”, aveva affermato il sottosegretario del ministero degli Interni Igor Zubov, citato dall’agenzia Tass in una intervista in cui ha denunciato che domenica un agente colpito ha riportato un trauma cranico. “Io e laGuardia nazionale trarremo le conclusioni appropriate da questo”, ha aggiunto. Lo scorso anno, la Guardia nazionale ha già acquisito un sistema psicoacustico per disperdere la folla. Le manifestazioni anticorruzione in tutta la Russia dei giorni scorsi, a seguito delle quali sono state fermate centinaia di persone, tra cui il sedicente leader dell’opposizione, il pluripregiudicato Alexey Navalny, sono state “una provocazione”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha bollato quanto avvenuto domenica, “in particolare a Mosca: quelli che hanno spiegato, in un modo alquanto sofisticato e con parole pseudo-accademiche, che la manifestazione era legale e non contro la legge hanno detto una bugia”.