Ormai la magistratura è come il bollino blu: è necessaria per legge

16 Mar 2017 14:56 - di Mario Aldo Stilton

È la magistratura che regola la vita degli italiani. Nessun dubbio in proposito. Perciò, sarebbe ora di farla finita con l’ipocrisia e di cambiarlo questo articolo primo della Carta Costituzionale: “L’Italia è una Repubblica fondata sul potere della magistratura. Qualsiasi questione di interesse nazionale, locale o personale è demandata e definita solo dalla magistratura, il cui giudizio sarà perciò insindacabile e vincolante“. Punto. Cambiato il principio cardine potremo così tornare a dilettarci con tutti i nostri guai quotidiani: con la politica che latita, con l’economia che arranca, con l’Europa che evapora, con la sanità che non funziona, con le pensioni sempre più magre, con le famiglie che scoppiano, si mischiano, si mescolano e si sfasciano. Tutto il potere alla magistratura. Perché almeno lei, la magistratura, decide. Nella terra dell’irresponsabilità avere chi decide – pur se di suo irresponsabile! – sarebbe già un gran bel passo in avanti. E siccome dell’uomo forte manco se ne può parlare perché è subito un ululare di “oddio, ritorna Mussolini!“, la magistratura rimane l’unico potere riconoscibile e riconosciuto cui affidare ogni lagna e ogni quesito. Del resto, nei fatti è già così. È la magistratura che già adesso decide delle nostre vite, del presente e del futuro. Se ci si riflette, dalla culla alla tomba siamo accompagnati dai verdetti della magistratura. Per ogni questione, più o meno importante,  non le istituzioni rappresentative, non la politica, non l’economia, ma la magistratura è il perno su cui ruota il nostro scalcagnato Paese. L’unica certezza – da Nord a Sud, isole comprese – è demandata all’occhio della magistratura. Che infatti (quasi) tutto vede e (quasi) dappertutto provvede. La politica la si può mettere da parte, pensionare: non serve a nulla in quest’Italia di furbi e di profittatori: non decide, non affronta e men che men risolve i problemi. Non resta che la magistratura. Che oramai è come il bollino blu delle caldaie: bisogna avercelo. Per legge, naturalmente!

 

 

 

 

 

 

 

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