Nina Moric: «Ma quale fascismo, io conosco gli orrori del comunismo»
«Io credo in tutto ciò che fanno». Nina Moric torna sul suo avvicinamento a CasaPound in una intervista al Corriere della Sera, nella quale spiega perché si sia interessata al movimento, sottolineando tra l’altro che «io sono nata sotto il regime comunista e so cosa vuol dire la mancanza di libertà».
«Amo l’Italia, come CasaPound»
«C’è bisogno di gente che ama l’Italia, per questo mi metto in gioco», ha chiarito tra l’altro la show girl, aggiungendo poi che «loro amano l’Italia come Trump ama gli Stati Uniti. Il nostro Paese ha bisogno di gente carismatica». Cittadina italiana dal 2005, la Moric è tornata anche sui contatti già intercorsi con il movimento, precisando di nuovo che, a differenza di quanto era circolato all’inizio, di candidature non si è parlato, mentre la collaborazione si concretizzerà «nelle attività sociali» e in «aspetti legati alla comunicazione». «Tutti possono sapere le mie convinzioni politiche», ha quindi ricordato, aggiungendo di essere «sempre stata di destra».
Il fascismo? «C’era 70 anni fa, ora non esiste più»
«Loro hanno tanto da dimostrare, per far capire chi sono veramente. Finora non ci sono riusciti», ha detto ancora la show girl, che sembra intenzionata a usare la sua popolarità per dare una mano a smantellare stereotipi e pregiudizi che sono stati diffusi su CasaPound e che hanno rappresentato un ostacolo al fatto che l’opinione pubblica potesse conoscere il movimento per quello che è davvero. «Il fascismo c’era 70 anni fa, ora non esiste più», ha risposto la Moric incalzata sul tema, aggiungendo che «trovo esagerato collegare CasaPound a quel fascismo». E ancora: «In passato per esempio i fascisti ce l’avevano con i gay, ma CasaPound la pensa diversamente: loro non hanno mai pronunciato parole razziste o xenofobe».