Mafia Capitale, Buzzi parla del Pd ma fa notizia solo il saluto di Carminati

14 Mar 2017 12:50 - di Riccardo Arbusti

Lo strano effetto mediatico del processo di Mafia Capitale: fa notizia il saluto romano di Massimo Carminati e passa invece quasi sotto silenzio l’interrogatorio di Salvatore Buzzi che, guarda caso, comincia proprio con il Pd il suo atto di controaccusa. “Farò i nomi di tutti quelli che mi hanno chiesto soldi”. E li fa, iniziando dall’europarlamentare Pd Goffredo Bettini (il quale smentisce e annuncia querele). Bettini – afferma Buzzi – chiese 30mila euro per i debiti della campagna elettorale. “La narrazione buzziana – fa notare il Corriere  – salva la destra e sommerge la sinistra”. Buzzi cita un mancato appuntamento con Anna Finocchiaro, dà dell’ingrato a Nicola Zingaretti, si rammarica per i soldi versati a Luca Odevaine. Si chiarisce ancora meglio, insomma, ciò che tutti sapevano: e cioè che la sua rete di coop aveva con il Pd un rapporto privilegiato. 

Sarà per questa ragione, per non stare troppo a registrare la testimonianza di Buzzi, che tutti si sono concentrati sul saluto fascista di Carminati a Riccardo Brugia, suo sodale detenuto a Terni, che a sua volta lo aveva salutato romanamente. E questo braccio alzato, da un carcere all’altro, catalizza ogni attenzione. 

Anche il legale di Carminati, Giosuè Bruno Naso, trova questa attenzione spropositata : “Se dobbiamo essere seri – ha detto a Radio Cusano Campus – dovremmo chiuderla qui con il riferimento a questa storia del saluto romano, del saluto fascista. Bisognerebbe chiedersi perché tutta questa attenzione, come mai questa attenzione quando ci stiamo avviando verso la conclusione del processo. Sta rendendo le sue dichiarazioni Buzzi, alla fine del mese, per la prima volta nella sua storia processuale, anche Massimo Carminati si sottoporrà ad esame e poi dopo Pasqua comincerà la discussione, per cui una sentenza è ragionevolmente prevedibile per prima dell’estate”.

“E allora guarda un po’ – continua Naso – determinate fonti giornalistiche normalmente sensibili o comunque in sintonia alle indicazioni che provengono dalla Procura, notano il gesto di Carminati, che è un gesto ovviamente di saluto e di esultanza all’amico Brugia, che a sua volta, prima di lui, lo aveva salutato. Apologia di fascismo per questo gesto? Da Carminati sarebbe vissuto veramente come un assist. Se dopo tutto questo can can a carico di Carminati residuasse una contestazione di apologia di fascismo, vorrebbe dire che veramente di più e di meglio non sono stati in grado di mettere insieme in questi due anni di dibattimento. Come in realtà è stato, soprattutto per l’accusa di associazione di stampo mafioso, per la quale non è emerso nulla di preoccupante per gli imputati”. Per questo, afferma da ultimo Naso, questo è stato “un processetto di una banalità spaventosa”

 

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