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Il M5S promuove le banche islamiche. L’indignazione della Meloni

Home livello 2 - di Redazione - 26 Marzo 2017 - AGGIORNATO 26 Marzo 2017 alle 22:17

Tra le priorità dei grillini anche l’importazione in Italia di banche islamiche che adottino una finanza “conforme alla sharia”. Una strategia pericolosa e  inaccettabile per Giorgia Meloni, che su Facebook ha attaccato duramente le “candide” parole del sindaco di Torino Chiara Appendino sulla necessità di “integrare” i musulmani della città attraverso la rete finanziaria islamica, che, come è noto, rappresenta una zona franca  nel sistema di credito internazionale e può trasformarsi in una pratica di finanziamenti indiretti al terrorismo.

La Meloni  attacca i grillini complici dell’islamizzazione

“Il sindaco Appendino  ha dichiarato che, per integrare meglio i musulmani che vivono a Torino, è auspicabile la costituzione di banche islamiche che adottino una finanza conforme alla sharia. Grazie a queste banche, dice il sindaco grillino, si creeranno opportunità di investimento per la città e si favorirà l’acquisto di case da parte dei musulmani, anche grazie all’acquisto di intere aree immobiliari da parte di queste banche islamiche. Insomma – scrive la leader di Fratelli d’Italia –  quello spiegato dalla Appendino è uno scientifico piano di islamizzazione della città di Torino. Ancora una volta il Movimento Cinquestelle dimostra di essere parte integrante del sistema che sta distruggendo le nostre Nazioni”.  Non è un mistero che i jihadisti di tutto il mondo siano finanziati da banche dell’Arabia Saudita, degli Emirati e del Qatar e che i governi occidentali finora abbiano fatto spallucce di fronte al possibile foraggiamento indisturbato dei terroristi attraverso l’antica pratica dello”zakat”, la beneficenza islamica contemplata dal Corano per il sostegno ai bisognosi e per il finanziamento di attività religiose. Lo zakat, infatti, è una regola osservata anche dalle banche islamiche che operano alla luce del sole, ma conservano zone oscure: queste banche deducono una somma adeguata, pari al due per cento del patrimonio personale, e la versano a organizzazioni filantropiche islamiche. Le somme destinate alla beneficenza islamica non vengono registrate in bilancio e quindi restano non rintracciabili. Come se non bastasse tutte le registrazioni contabili sono distrutte appena completate le transazioni.

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C'è un commento:

  1. Pino 007 ha detto:

    A rifrega con questi quattro grillini, ci siamo tolti di torno il PD che ci portava alla rovina e adesso ci ritroviamo i 5 stelle che ci vogliono portare a casa l’islam. Ma siamo matti ? Sono certamente ubriachi di potere e vogliono strafare ma non sanno che a che danno si va incontro. Se si continua su questa strada o si va a nuove elezioni o ad una guerra civile. Sveglia fate qualche cosa per questa povera Italia.

26 Marzo 2017 - AGGIORNATO 26 Marzo 2017 alle 22:17