L’ultimatum di Trump ai Repubblicani: o si vota oggi o resta l’Obamacare
Donald Trump non ha mai fato fatto mistero di voler smantellare – e rapidamente – l’Obamacare voluta da Barack Obama, e così oggi il presidente americano non in vena di meline e perifrasi torna a mostrare i muscoli con i deputati repubblicani ai quali indirizza un vero e proprio ultimatum: votate entro oggi la legge per abolire e sostituire la riforma della sanità, e se non verrà approvata il presidente rivolgerà la sua attenzione ad altre priorità e così rimarrà in vigore il provvedimento normativo varato dal suo predecessore.
Ultimatum di Donald Trump sull’Obamacare
Ieri sera i capigruppo della Camera hanno dovuto rinviare il voto, impegnati a gestire la rivolta dei repubblicani conservatori contro il nuovo testo voluto dal presidente dell’assemblea Paul Ryan e dallo stesso Trump e così, nel corso della notte, l’inquilino della Casa Bianca ha alzato la posta e dettato le nuove regole del gioco: o dentro, o fuori. Affatto preoccupato di mostrarsi spazientito dal rinvio del voto di ieri, arrivato dopo una giornata di negoziati con i repubblicani conservatori che ritengono che la nuova legge mantenga ancora troppo dell’odiato Obamacare, Trump ha inviato il suo messaggio alla Camera attraverso Mick Mulvaney, che ha lasciato il suo seggio di deputato per diventare direttore dell’ufficio Bilancio della Casa Bianca.
La contromossa di Trump spazientito dal rinvio di ieri
La mossa, commenta oggi la stampa americana, costituisce un grande azzardo da parte di Trump – certo non nuovo al colpo di scena nel mezzo di trattative e procedure – che è intenzionato a dimostrare in politica la fama che per anni ha vantato di “closer”, cioè di negoziatore che chiude anche forzando la mano gli accordi, nel mondo degli affari. Un azzardo che lo trova fianco a fianco con Paul Ryan, naturalmente: “Abbiamo promesso agli americani che avremmo abolito e sostituito questa legge sbagliata, e domani procederemo”, ha detto lo Speaker. In questo modo Trump e Ryan sperano di ottenere i voti per far approvare l’American Health Care Act, che per tutto il corso della movimentata giornata ieri non sono riusciti ad ottenere, costringendo quindi ad un rinvio del voto. La bocciatura in aula di una proposta di legge del genere costituirebbe infatti una sconfitta imbarazzante, sia per il presidente che lo Speaker: e Donal Trump non è disposto – sull’Obamacare meno che mai – ad accettare la disfatta.