«I migranti spacciano e si ubriacano»: la gente esasperata va in piazza
I migranti? «Se non integrati, fanno danni. Se li mettono qui spacciano, bevono e rompono i co…ni alla gente». Tensione a San Martino al Cimino, un centro in provincia di Viterbo. Come si legge sul Messaggero, sono questi sono gli umori (e le pance) della piazza che manifesta contro il possibile arrivo di richiedenti asilo nella frazione. «Riprendiamoci le chiavi di casa», recita uno slogan. E due cartelli – «No agli immigrati a San Martino» e «Dietro la maschera dell’immigrazione c’è quella del business» – fanno compagnia alle bandiere italiane. A imbracciare il megafono è Riccardo Fubelli, sanmartinese doc: «Vogliamo far conoscere il problema, far sapere che non siamo d’accordo e che pretendiamo il rispetto delle quote del 2,5 per mille abitanti». Il problema è che, come si legge sempre sul Messaggero, nel bando 2017 per l’accoglienza dei migranti lanciato dalla prefettura tra i sedici operatori partecipanti ce n’è uno che ha messo a disposizione delle strutture di San Martino.
Migranti, la protesta dei cittdini a San Martino al Cimino
«Per ora, siamo solo alle voci. Chi parla del Balletti Park Hotel, chi delle scuole dismesse di Tobia, oppure le case rosse. Anche i numeri – arringa la folla Fubelli – non li sappiamo: c’è chi dice 90 persone. Ma nessuno ci dice chi arriverà e come: che tipo di gente ci porteranno? Famiglie o adulti tra i 20 e i 40 anni?». Per il costituendo comitato, riporta il Messaggero, già sarebbe una vittoria se i numeri scendessero a una trentina e se si trattasse di famiglie. “Magari cinque, anche se pure quelle sono troppe», dice Fubelli. «Meglio nessuno», grida qualcuno dalla folla. Prende quindi la parola un altro rappresentante, Stefano Giovanazzo: «Non vogliamo ghetti, ma risposte da Comune e Prefettura». Aggiunge Massimiliano Silvestri: «Siamo pochi, andremo avanti comunque».