Gemellini, la Procura dice no ai due papà: così si danneggiano i minori
Si preannuncia una battaglia in Cassazione sulla questione dei gemellini con due papà di Trento. La sentenza della Corte di Cassazione citata nell’ordinanza firmata dalla Corte d’Appello di Trento con cui veniva riconosciuta la doppia paternità, anche del genitore non biologico a una coppia gay trentina, padri di due gemellini nati in Ontario da una madre surrogata, è stata impugnata dalla Procura Generale. La notizia è de Il Corriere del Trentino che riporta il pensiero del procuratore generale Giuseppe Ilarda, “non voglio dare giudizi di valore ma la doppia genitorialità dello stesso sesso per noi non è un mezzo di protezione dei minori. La società è in continua evoluzione ne siamo consapevoli, sta cambiando. Non è però compito della magistratura entrare nel merito di questi mutamenti, il compito della magistratura è quella di applicare le regole e interpretarle”.
Scontro in Cassazione sulla doppia paternità
Il 23 febbraio scorso la Corte d’appello di Trento aveva riconosciuto l’efficacia giuridica del provvedimento del Superior Cort of Justice canadese che stabiliva “la sussistenza di un legame genitoriale tra due minori grazie alla gestazione per altri e il padre non genetico”. In questo modo è stato ritenuto illegittimo il rifiuto dell’ufficio di stato civile del Comune di Trento di aggiungere sull’atto di nascita dei bambini anche il nome del papà non biologico. Una decisione che la Procura non ha condiviso e così il sostituto procuratore Giuseppe Maria Fontana ha deciso di presentare ricorso per Cassazione. Ilarda pone l’accento anche su un profilo squisitamente tecnico: “Questo provvedimento straniero non è motivato e per la nostra Costituzione tutti i provvedimenti devono essere motivati”. La Procura va avanti e ora deciderà la Cassazione e in caso di sconfitta la coppia è pronta a lasciare l’Italia e trasferirsi all’estero.