Gay, l’Osservatore Romano attacca i giudici: «Vogliono scardinare la famiglia»

10 Mar 2017 15:53 - di Mariano Folgori

Adozioni Gay, scende in campo l’Osservatore Romano: “Un’altra discutibile  sentenza di un tribunale italiano”. Il quotidiano della Santa Sede mette in guardia su “un modello  non solo giuridico, ma anche culturale, che mira a scardinare la  famiglia naturale”. Tra l’altro, l’Osservatore Romano ricorda che  “poco più tardi gli stessi giudici hanno stabilito la validità  dell’adozione di una bambina da parte di uomo italiano che vive a New  York con il suo compagno statunitense”. “Altri -continua il quotidiano della Santa Sede –  rilevano che, con questo dispositivo, i magistrati fiorentini  hanno in qualche modo scavalcato le prerogative del parlamento,  stabilendo la validità di un modello presente in un altro ordinamento  e che potrebbe costituire un precedente per aggirare la legge italiana  e introdurre surrettiziamente la possibilità di adozione da parte dei gay.

Adozioni gay, Gasparri: «I giudici vogliono sostituirsi al Parlamento» 

L’adozione gay autorizzata dai giudici di Firenze  ha suscitato vaste e indignate reazioni anche nel centrodestra. Maurizio Gasparri va all’attacco di questi giudici che pretendono di sostituirsi a legislatore, applicando leggi che non esistono. “Profonda indignazione per quanto sta  accadendo in Italia su una materia così sensibile come i minori, le adozioni e il presunto diritto ad essere genitori. È evidente che  ormai alcuni giudici fanno una vera e propria attività normativa,  andando ben oltre la semplice interpretazione delle leggi”. 

“È tempo – aggiunge – che a questo palese conflitto di attribuzioni, favorito anche da una legge sbagliata e scritta male come quella sulle unioni civili, si ponga la parola fine. Su un caso come quello del Tribunale di Firenze o come quello di Trento sulla doppia paternità si è anzi palesemente violata la legge e la nostra Costituzione”.

Gasparri ricorda un verità semplice, ma che molti fingono di ignorare.  “In Italia l’utero in affitto è reato e le adozioni omosessuali non sono ammesse. Vorremmo che si rispettassero questi principi e che le aule giudiziarie non si sostituissero a quelle legislative”. 

Sul tema adozioni interviene anche Lorenzo Cesa.”La sentenza di Firenze sull’adozione per  la coppia gay ci lascia sgomenti. In un colpo solo sono stati violati  i valori della Costituzione e della legislazione italiana per  assecondare l’egoismo di due genitori surrogati”.

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