Fb chiude “Sesso, droga e pastorizia”. Minacce di morte a Selvaggia Lucarelli

11 Mar 2017 14:19 - di Redazione

Per chiederne la chiusura, la blogger e opinionista Selvaggia Lucarelli da tempo aveva avviato una vera e propria campagna sui social, accusando la pagina Facebook Sesso, droga e pastorizia di diffondere link porno e post che trasudano bullismo antifemminista. La pagina, seguita su Facebook fa oltre un milione e mezzo di utenti, è stata temporaneamente chiusa dal social network di Menlo Park.

Ne è ovviamente contenta la Lucarelli, divenuta in poche ore bersaglio dei follower della pagina chiusa che l’hanno ricoperta di insulti giungendo anche a minacciarla di morte. Lei stessa lo ha raccontato sul suo profilo Fb: “Facebook ha chiuso (temporaneamente o no, ma non importa) Sesso droga e pastorizia – ha scritto Lucarelli, pubblicando alcuni screenshot dei tanti commenti e minacce ricevuti via social – Grazie. P.s. Intanto vedo che sono supportati da brava gente. Furba soprattutto. Ora leggendo i commenti avrete la dimostrazione del genere di utenti che quella pagina ha catalizzato e tirato su. Guardatevi i profili e l’età media. Vedrete ragazzini delle medie ma pure laureati e donne che mi minacciano di morte e così via. Una fotografia impietosa dello schifo che queste pagine hanno aggregato”.

Al momento non si capisce se la decisione di Facebook di chiudere la pagina sia definitiva o meno, ma tuttavia, non è mancata la replica da parte degli amministratori del gruppo, che sulla pagina ‘di riserva’ hanno duramente replicato a Lucarelli: “Ci hanno eliminato la pagina principale. Sappiamo chi è stato? Una mezza idea ce la siamo fatta, ma Facebook non ci ha degnato di spiegazioni – hanno commentato – Zero mail. Zero segnalazioni. Niente di niente. SDP non ha mai fatto del male a nessuno e mai lo farà, tutto ciò che abbiamo sempre voluto fare è divertirci e farvi divertire. Se ci danno uno schiaffo e ci buttano a terra ci rialziamo e glielo ridiamo ancora più forte, anche se poi ne prendiamo altri 5, perché siamo fatti così”. “Ricordate – conclude il post – che sul cadavere dei leoni festeggiano i cani, credendo di aver vinto, ma i cani rimangono cani e i leoni rimangono leoni”.

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