Estate col rischio: avvistato il pesce scorpione nei mari italiani

27 Mar 2017 16:13 - di Davide Ventola

Il pesce scorpione (lionfish), è uno dei pesci tropicali più noti e appariscenti ma anche una delle specie marine più invasive al mondo e per la prima è stato avvistato in acque italiane. Precisamente all’interno della “Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari”, in Sicilia. Lo studio, pubblicato dalla rivista BioInvasion Records, fornisce i dettagli di questa osservazione ricostruendo la rapida espansione geografica della specie nel Mar Mediterraneo. Questa specie, che si trova naturalmente in Mar Rosso e nell’Oceano Indiano e Pacifico, è stato introdotto, accidentalmente o volontariamente, in Florida all’inizio degli anni ’90. Da qui ha invaso i mari di mezzo mondo.

Il veleno del pesce scorpione è attivo anche dopo la sua morte

Il lionfish è un predatore, capace di influire negativamente sulla biodiversità marina costiera. La specie è particolarmente pericolosa per la salute umana poiché ha spine velenose, molto lunghe e sottili, in corrispondenza delle pinne dorsale, anale e pelviche. Il veleno si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce, per cui la pericolosità della specie resta elevata anche su esemplari morti da diverse ore, quindi riscontrabili anche sul mercato. La puntura del pesce scorpione crea un dolore forte e persistente, spesso associato a sintomi sistemici come nausea, vomito, febbre, convulsioni, difficoltà respiratoria e diarrea.

Chi avvista un pesce scorpione è invitato a segnalarlo

Negli ultimi anni, il pesce scorpione si è rapidamente diffuso nel Mediterraneo orientale generando una motivata preoccupazione sugli effetti di questa nuova invasione. Considerata la potenziale invasività e pericolosità della specie, chiunque abbia catturato o avvistato un pesce scorpione è invitato a fare una foto e segnalare l’osservazione all’indirizzo: alien@isprambiente.it. È disponibile anche un gruppo Facebook chiamato Oddfish sul quale condividere osservazioni di specie esotiche con utenti del mare e ricercatori.

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