Espulso tunisino: dava la caccia ai due poliziotti che hanno ucciso Amri
Il 37enne tunisino Hisham Alhaabi, espulso lunedì dal nostro Paese, voleva rintracciare i due poliziotti italiani che hanno ucciso Anis Amri, il terrorista della strage di Berlino. A dare la notizia è il quotidiano Il Messaggero, che fornisce ulteriori dettagli su una delle tante espulsioni, la ventunesima dall’inizio dell’anno, di soggetti ritenuti contigui al terrorismo islamico. Il connazionale di Amri, che viveva a Latina, era ossessionato dalla ricerca dei due poliziotti che il 23 dicembre scorso hanno ucciso a Sesto San Giovanni il terrorista autore della strage di Berlino ai mercatini di Natale.
Gli amici di Amri e il pericolo della moschea di Latina
Alhaabi era stato segnalato nell’ambito degli approfondimenti investigativi avviati attorno ai contatti e alle amicizie in Italia di Amri. Inoltre, era stato accertato che l’uomo aveva aderito alla compagine “radicale” gravitante nella moschea di Latina opposta all’imam Arafa Rekhia Nesserelbaz di orientamento moderato. A seguito delle indagini svolte, il tunisino è risultato, anche, intestatario di una utenza emersa tra i contatti intestati ad Amri, quando quest’ultimo, nel giugno 2015, era stato ospitato nell’abitazione di Yaakoubi Montasser e della sua compagna, ad Aprilia.
L’amico di Amri smascherato da un profilo Facebook
L’utenza intestata al tunisino espulso è risultata, inoltre, associata ad un profilo Facebook sul quale sono stati riscontrati elementi che denotano la sua adesione all’ideologia jhadista, e la sua appartenenza ad un circuito relazionale virtuale composto da soggetti riconducibili all’autoproclamato Stato Islamico.
PERCHE’ ESPELLERLO uno che si permette di venire in casa nostra con simili propositi deve seguire solo la stessa sorte di quel gran pezzodim****** del suo compare AMEN.