Contraccettivi, è boom di vendite della pillola dei “5 giorni dopo”

27 Mar 2017 11:47 - di Penelope Corrado

In Italia, è picco di vendite della pillola dei 5 giorni dopo. Utilizzabile fino a cinque giorni dopo il rapporto sessuale. Si tratta di un contraccettivo di emergenza e si chiama ellaOne: nei primi mesi del 2014 ne erano state vendute circa 13mila, nel 2016 oltre 200mila con un aumento addirittura di 15 volte. A rivelarlo è un’inchiesta esclusiva del Corriere della Sera. 

La pillola conferma che non c’è cultura della prevenzione

Secondo il ministero della Sanità, il boom di vendite dimostra che «manca una cultura della prevenzione», soprattutto tra i più giovani. Il boom delle vendite è stato raggiunto dopo la liberalizzazione del farmaco, con una crescita del 96% in 10 mesi: dal 9 maggio 2015, infatti, la donna che vuole comprarla non ha più l’obbligo di presentare la ricetta e neanche un test medico sullo stato di non gravidanza, come avveniva in precedenza. Complessivamente, tra pillola dei 5 giorni dopo e altri prodotti analoghi, nel 2016 si sono vendute 365mila confezioni di contraccettivi di emergenza.

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La pillola costa quasi 27 euro. Tra le donne friulane picco di vendite

Soltanto per chi ha meno di 18 anni rimane l’obbligo. A favorire l’aumento delle vendite, c’è anche il prezzo: ellaOne costa 26 euro e 90, non rimborsabili dal servizio sanitario. A livello territoriale, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e il Trentino sono le tre Regioni dove l’acquisto della pillola dei 5 giorni dopo è maggiore. Le ultime tre sono, invece, Molise, Calabria e Basilicata.

Pillola abortiva e pillola dei 5 giorni dopo: le differenze

Dal punto di vista tecnico non si tratta di una pillola abortiva, ma di un contraccettivo d’emergenza, da prendere entro 120 ore dal rapporto a rischio. Il suo principio attivo è l’Ulipristal acetato. Il suo effetto anti-ovulatorio si ottiene già al dosaggio più basso impiegato (0,5 mg/kg). Niente a che fare con la pillola Ru486, vera e propria pillola abortiva, che dà alle donne un’opzione non chirurgica per l’interruzione della gravidanza entro la settima settimana, nel rispetto della legge 104.

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