Choc a Reggio Emilia, 17enni abusano e minacciano un bimbo di soli 10 anni

14 Mar 2017 12:53 - di Lorenza Mariani

Un’intera cittadina è sotto choc per quanto accaduto a un ragazzino di appena 10 anni: a Boretto (Reggia Emilia) due 17enni residenti nel reggiano sono stati accusati di concorso in violenza sessuale – su uno dei due indagati grava anche il reato di minaccia – e i carabinieri della locale stazione li hanno denunciati alla procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Bologna.

Reggio Emilia, 17enni abusano e minacciano un bimbo di 10 anni

Un’accusa sconcertante e ancor più scioccante il fatto che la vittima dei due orchi in erba sia un ragazzino indifeso (per età e per forza fisica ) di appena 10 anni: la mamma, che si era accorta del malessere del bambino che da un po’ di tempo gli appariva cupo e triste, è riuscita a farsi raccontare tutto dal figlioletto, e ha sporto denuncia contro i due adolescenti che, a quanto trapelato fin qui sul caso, avrebbero agito con crudeltà e cinismo. Sembra anche che, tra le cattiverie imposte alla piccola vittima, almeno in una circostanza i 2 avrebbero anche accerchiato il bambino, costretto ad assistere, in un angolo dello spogliatoio di una palestra, alle “esibizioni” di uno dei due bulli.

Le indagini ricostruiscono il calvario fisico e psicologico del piccolo

In un altro momento, invece, i 17enni gli avrebbero intimato il silenzio si tutto quanto visto e subìto, minacciandolo brutalmente, tanto che il bambino, terrorizzato, è arrivato a nascondersi, chiudendosi a chiave all’interno di un armadietto pur di proteggersi, in qualche modo, dalla ferocia dei suoi due aguzzini. Scattata la denuncia, i carabinieri di Boretto, che hanno condotto le indagini, sono riusciti dapprima a risalire e a identificare i responsabili degli episodi; ora, invece, le indagini proseguono per accertare se vi siano altri minorenni vittime dei “bulli” che magari, per vergogna e paure di ripercussioni, non hanno raccontato nulla a casa, continuando a subire in silenzio…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *