L’Isis attacca l’ospedale di Kabul, oltre 30 morti: terroristi vestiti da medici
Tensione senza fine in Afghanistan. Sono salite le vittime dell’Ospedale militare di Kabul rivendicato dall’Isis. Più di 30 persone sono rimaste uccise nell’attacco kamikaze, come ha riferito la Bbc che cita fonti governative afghane. Il nuovo bilancio è stato confermato da Dawlat Waziri, portavoce del ministero della Difesa di Kabul. I feriti sono più di 50. “Tutte le vittime sono pazienti, visitatori e personale dello staff dell’ospedale”, ha precisato Waziri. Nella rivendicazione dell’attacco diffusa tramite l’organo di propaganda Amaq, l’Is rivendicava l’uccisione di “oltre 100 persone”.
Isis, terroristi vestiti da medici
Il commando ha preso di mira l’ ospedale proprio di fronte all’ambasciata americana, uno dei luoghi più controllati della capitale. I feriti sono stati portati all’ospedale di Emergency. «Per qualunque fede religiosa – ha dichiarato il presidente Ashraf Ghani – un ospedale è una zona di rispetto, immune da violenza. Quanto accaduto oggi è un attacco a tutto l’Afghanistan, la dimostrazione della totale assenza di rispetto di questa gente per i valori umani». «L’attentato è andato avanti diverse ore – ricostruisce il Corriere della Sera -. Le modalità sono quelle sperimentate in diverse occasioni: un kamikaze si è fatto saltare sul retro dell’ospedale, il Sardar Mohammad Daud Khan, con 400 posti letto e forse il doppio di pazienti, aprendo la strada a miliziani armati di kalashnikov e bombe a mano. Allo stesso tempo, altri terroristi, travestiti da medici, si erano nel frattempo infiltrati al piano superiore. Come hanno udito esplosioni e colpi di arma da fuoco, i finti medici hanno estratto da sotto i camici i loro fucili mitragliatori e hanno cominciato a prendere di mira chiunque si parasse davanti: dottori, infermieri, malati e membri della sicurezza.