Aprirà i battenti a Washington il primo museo dedicato alla Bibbia

5 Mar 2017 18:40 - di Lara Rastellino

Lo ha detto poche ora fa Papa Bergoglio, durante l’Angelus da piazza San Pietro nella prima domenica di Quaresima, esortando a una sua lettura assidua e intensa: la Bibbia? “Deve essere considerata alla stregua di un telefonino, essere sempre con noi, consultata in continuazione e guai a dimenticarla a casa”! Di più: “Durante i quaranta giorni della Quaresima – ha ricordato il Pontefice – come cristiani siamo invitati a seguire le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno, con la forza della Parola di Dio. Per  questo – ha poi concluso il Papa – bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio: che è sempre attuale ed efficace”.

A Washington il primo museo dedicato alla Bibbia

Ebbene, neanche a farlo apposta, a qualche ora dall’Angelus, media stranieri e web rilanciano la notizia della nascita del più grande museo del mondo dedicato alla Bibbia, che aprirà presto le porte a Washington in un grande ex deposito frigorifero di 40.000 metri quadri, interamente ristrutturato. L’iniziativa è dell’imprenditore Steve Green, che nel 2009 ha avviato una delle maggiori collezioni private di oggetti biblici a Oklahoma city.”La Bibbia ha un’influenza innegabile sulla scienza, l’istruzione, la democrazia, l’arte e la società. Ha segnato profondamente molte vite, compresa la mia”, afferma Green. Sostenuto dai movimenti evangelici, l’imprenditore dice di temere che gli Stati Uniti si allontanino dalla “visione biblica del mondo”. E dunque, ha pensato l’imprenditore americano, la nascita di un museo dedicato al sacro testo può evitare il rischio di oblio. La struttura, allora, che aprirà a novembre, conta otto piani e un teatro interno. Sarà sovrastata da una grande vetrata con ristorante e giardino biblico, dalla quale si avrà una vista su Capitol Hill. All’ingresso i visitatori saranno accolti da un’immensa porta che replica una pagina della Bibbia.

Lo spazio diviso in 3 aree tematiche

All’interno le varie sezioni dell’esposizione si dividono in tre temi: l’influenza della Bibbia, la sua narrazione e la sua storia. Il museo si affida in gran parte ad effetti multimediali, tanto che, grazie ad un tablet, sarà possibile programmare visite personalizzate in dieci lingue. La parte storica mostra fra l’altro varie copie del libro sacro provenienti da tutto il mondo, alcune antich,e ma altre più recenti, come la minuscola Bibbia lunare che l’astronauta Edgar Mitchell portò con sè sull’Apollo 14 in viaggio verso la Luna; e come la Bibbia personale di Elvis Presley. Parte di questi reperti sono già stati prestati per esposizioni internazionali in Vaticano, all’Avana, Buenos Aires e Gerusalemme: ad omaggiarne memoria e valore storico, ora, mancava solo la vetrina museale di Washington…       

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