Ankara ricatta l’Europa sui clandestini. E Berlino si schiera con l’Olanda
La tensione tra la Turchia e l’Olanda e di conseguenze l’Europa è alle stelle. “Pieno sostegno e solidarietà” all’Olanda sono stati espressi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che si è schierata a fianco del paese confinante nella controversia che lo oppone alla Turchia e che ha visto il presidente Recep Tayyip Erdogan tacciare le autorità olandesi di essere residui del nazismo. “I Paesi Bassi hanno particolarmente sofferto sotto il nazionalsocialismo. Pertanto questo è del tutto inaccettabile”, ha dichiarato la cancelliera durante una conferenza a Monaco. I paragoni con il nazismo “sono totalmente fuorvianti”, ha concluso la cancelliera. Ma dopo Olanda, Germania, Danimarca anche la neutrale Svizzera si è in qualche modo schierata: e il regime turco non ha affatto apprezzato l’iniziativa messa in atto oggi dal quotidiano svizzero tedesco Blick che ha pubblicato in prima pagina un appello in turco e in tedesco a votare “no alla dittatura di Erdogan”. Il ministero degli esteri turco ha espresso forti critiche nei riguardi del giornale, richiamandolo a praticare “un giornalismo imparziale”. “Ci attendiamo che vengano compiuti passi per ristabilire il rispetto verso il nostro signor presidente”, scrive in una nota il ministero turco.
E Ankara minaccia anche sanzioni
E Ankara non ha esitato a passare alle minacce: la Turchia imporrà “certamente sanzioni” contro l’Olanda. Lo ha affermato il ministro turco per gli Affari europei, Omar Celik, senza specificare altro. Per Celik “la posizione dell’Olanda nei confronti della Turchia rappresenta una minaccia per i valori fondamentali dell’Unione Europea”. Inoltre Ceik, ha evocato un “riesame” dell’accordo sulla gestione dei flussi migratori tra il governo di Ankara e l’Unione Europea. Secondo Celik, citato dall’agenzia di stampa turca Anadolu, andrebbe “riesaminata la questione dei transiti via terra”. Come si ricorderà, il governo olandese ha impedito al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu di raggiungere sabato Rotterdam per tenere un comizio in vista del referendum in Turchia del 16 aprile sulla contestata riforma costituzionale. Domenica la polizia olandese è intervenuta per disperdere centinaia di manifestanti che protestavano davanti al consolato turco a Rotterdam. Commenti anche dall’Italia: “Il premier turco Erdogan attacca l’Olanda ‘nazista e fascista’ e al grido ‘Allah è grande’ lancia minacce di ogni tipo. Intanto l’Unione Europea continua a riempire di miliardi di euro lo stesso regime turco: vergogna! I ministri turchi non sono benvenuti in Italia, la Turchia non è, e non sarà mai, Europa”. Lo scrive su Facebook Matteo Salvini, commentando lo scontro diplomatico tra Olanda e Turchia.