Accoltella un vigile e ne investe in retromarcia un altro: arrestato un libico

23 Mar 2017 15:05 - di Lara Rastellino

Alla guida di un auto sprovvista di copertura assicurativa e senza aver mai avuto la patente, un immigrato libico, irregolare sul territorio italiano, fermato per un controllo ha accoltellato un vigile e ne ha investito un secondo. Un’aggressione perpetrata a più riprese in una inquietante escalation di violenza, decisamente fuori misura: e allora, prima ha accoltellato un vigile urbano a una mano, poi, ingranando la retromarcia, ha investito un collega di quest’ultimo: è accaduto ieri nel tardo pomeriggio a Foggia nei pressi della Stazione del capoluogo dauno.

L’aggressione di un immigrato libico a 2 vigili urbani

In cerca del responsabilie di tanto accanimento brutale e gratuito, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, con la collaborazione della Polizia municipale, hanno tempestivamente individuato e rintracciato un cittadino libico, Diallo Mamoudou, 35 anni, irregolare sul territorio nazionale. L’uomo era stato fermato da una pattuglia di vigili in via Monte Grappa mentre era alla guida di una vecchia Rover 220. Di fronte alla richiesta di documenti, però, Mamoudou ha estratto dal vano portaoggetti un coltello da tavola, sferrando un fendente al vigile che gli si era affiancato, quindi ha messo nuovamente in moto l’auto ed è partito in retromarcia investendo l’altro poliziotto. Il tentativo di fuga è però subito terminato, poiché è andato a sbattere contro un autocarro. A questo punto, su richiesta del Comando di polizia urbana, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che si trovava a breve distanza in quanto impegnata nel controllo proprio del quartiere della stazione ferroviaria. I militari hanno bloccato il libico, risultato irregolare sul territorio nazionale dal dicembre del 2016 e privo di patente di guida perché mai conseguita. La vettura era sprovvista di copertura assicurativa. Gli agenti della Polizia Municipale sono stati curati agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove sono state refertate loro lesioni giudicate per entrambi guaribili in cinque giorni. 

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