Veleni, smentite e ripicche: ormai il Pd di Renzi è in stato confusionale

8 Feb 2017 16:36 - di Marzio Dalla Casta
pd forza nuova genova

Che con-fu-sio-ne: sarà perché… ognuno ormai parla un linguaggio incomprensibile all’altro. Più che da separati in casa, l’aria che si respira nel Pd è da autentica babele. Tra chi cerca il congresso, chi vuole le primarie, chi sogna le elezioni e chi teorizza lo status quo, il primo partito italiano somiglia ad una maionese impazzita. Le alleanze interne che hanno finora consentito a Renzi di fare il bello e il cattivo tempo nel Pd sono in procinto di saltare.

Boccia insiste per il congresso: «Perché Renzi non lo convoca?»

E avversari vecchi e nuovi sono pronti ad approfittarne. Tra questi il presidente della commissione Bilancio, il lettiano Francesco Boccia, uno dei più determinati a chiedere il congresso: «Non capisco perché Renzi non voglia farlo. Visto che ha questi sondaggi straordinari che sta diffondendo attraverso i giornali, faccia un atto di umiltà, convochi il congresso quanto prima». E alla domanda sulle differenze tra Michele Emiliano, governatore della Puglia già candidato alle primare, e Renzi, il compassato Boccia risponde tutto d’un fiato: «Emiliano parla al popolo, Renzi all‘establishment».

Il ministro Orlando: «Non sono io l’anti- Renzi»

E proprio in merito al congresso è un fiorire di candidature alternative all’attuale segretario e, oviamente, di repentine e indignate smentite. I giornali hanno parlato di Andrea Orlando come del probabile anti- Renzi. Ma il ministro della Giustizia nega decisamente: «L’altro ieri – ha commentato dal transatlantico di Montecitorio – ho ereditato il patrimonio del Pci, ieri è stata calata, tra l’altro come minaccia, una mia candidatura al congresso del Pd e avrei anche incontrato esponenti di Forza Italia per la legge elettorale. Si tratta di fandonie finalizzate, evidentemente, a ravvivare il mio compleanno». Smentisce ogni coinvolgimento in questa fase nelle polemiche interne anche il ministro dellAgricoltura Maurizio Martina: «Leggo sui giornali – ha detto ai giornalisti entrando alla Camera – ricostruzioni di fantomatici incontri sul futuro del Pd a cui non ho partecipato. Di tutto abbiamo bisogno fuorché di alimentare ogni giorno retroscena simili».

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