Omicidio Varani: chiesti 30 anni per Foffo. Marco Prato rinviato a giudizio
Condanna a 30 anni di reclusione per Manuel Foffo, che aveva chiesto di essere processato con il rito abbreviato. E rinvio a giudizio per Marco Prato, che ha scelto il rito ordinario: queste sono le richieste di condanna e di giudizio del pubblico ministero Francesco Scavo per l’omicidio di Luca Varani. Le richieste sono state fatte dal pm nel corso dell’udienza davanti al gup Nicola Di Grazia.
L’omicidio di Luca Varani è stato uno dei più crudeli degli ultimi anni, consumatosi durante un festino a base di alcol e droga. Il ragazzo di 23 anni è stato ucciso in un appartamento di via Igino Giordani il 4 marzo dello scorso anno. Il 9 novembre scorso il pm Francesco Scavo aveva inviato ai due indagati l’avviso di conclusione delle indagini, atto che precede appunto la richiesta di rinvio a giudizio. Il reato che la Procura di Roma contesta è concorso in omicidio premeditato e pluriaggravato. Questi alcuni brani tratti dalle indagini degli inquirenti nei mesi scorsi. «Le modalità raccapriccianti della loro azione omicida, l’efferatezza inflitte alla vittima prima di ucciderla, sono indice di personalità disturbate, prive di sentimenti di pietà e pericolose». La «fredda ideazione, pianificazione ed esecuzione di un omicidio tanto efferato, preceduto da sevizie e torture, senza altro movente se non quello apparente di appagare un crudele desiderio di malvagità, dettano un giustificato allarme sociale e non consentono di fare affidamento sui sensi di colpa». I due imputati hanno scelto strade diverse per difendersi: Foffo, attraverso i suoi difensori, ha chiesto il rito abbreviato che prevede lo sconto di pena pari a un terzo in caso di condanna. Prato, invece, ha preferito il rito ordinario accettando l’idea, in caso di rinvio a giudizio, di farsi processare davanti a una corte d’assise.