Notte degli Oscar e delle gaffes, ecco perché Warren Beatty si è sbagliato

27 Feb 2017 15:11 - di Bianca Conte

Davvero un errore imperdonabile, quello che ha costretto alla pantomima dei ringraziamenti i produttori di La la land, poi costretti a ritirarli e a passare testimone cerimoniale e statuetta a quelli di Moonlight, il film effettiamente insignito dell’Oscar come milgiore pellicola. E tutti, in quegli istanti tragicomici che hanno creato il gelo nel parterre hollywoodiano, si sono chiesti: ma come è stato possibile?

Gaffe e polemiche: ecco perché Warren Beatty si è sbagliato

E in effetti ce lo siamo chiesti un po’ tutti: cosa non ha funzionato, inceppando gli ingranaggi di quella che è notoriamente una perfetta macchina a orologeria che organizza al millesimo di secondo ogni gesto e ogni passo della serata di gala delle stelle? Ebbene, è stata tutta colpa di un colore: dell’identico colore rosso atrribuito a due buste, evidenteme scambiate per errore all’atto della consegna a Warren Beatty che poi, a sua volta, ha intepretato l’equivoco esaltandolo al quadrato. Ma andiamo con ordine: ogni anno per garantire la sicurezza della consegna e faciliatre ingressi e uscite delle star, sui due lati del palco del Dolby Theater vengono piazzate due buste identiche. Come riporta il sito dell’Agi, allora, «a occuparsene da alcuni anni sono sempre martha Ruiz e Brian Cullinan della PriceWaterhouseCoopers (PwC), le uniche due persone al mondo a sapere i risultati in anticipo. Sono loro infatti a ricevere i voti dei 6.300 giurati, da contare rigorosamente a mano». Così, dopo questo non facile lavoro di spoglio e conteggio, i nomi di vincitori e vincitrici vengono stampati – in doppia copia – e le lettere suddivise in due distinte valigette. Dovesse mai accadere qualcosa a una delle due, l’altra potrà sempre arrivare in tempo. Solo alla fine della cerimonia, poi, le buste non consegnate vengono distrutte. 

L’equivoco, le scuse di rito, l’indagine di rigore 

Dunque tutto dovrebbe filare liscio… al netto dell’imprevisto sempre dietro l’angolo: e allora cosa è successo? Va detto innanzitutto che le lettere intestate ai premiandi delle varie categorie hanno colori diversi, tranne – guarda caso – quelle per l’annuncio della “miglior attrice protagonista” e per il “miglior film”: entrambe rosse. E proprio da qui, allora, è nato l’errore: dopo la consegna dell’Oscar per l’interpretazione femminile, andato a Emma Stone per La la land, Warren Beatty e Faye Dunaway sono saliti sul palco per premiare la pellicola migliore, e da dietro le quinte qualcuno si è sbagliato, consegnando ai due attori in veste di presentatori, la stessa busta del premio appena assegnato: quello, appunto, a Emma Stone. I due attori che hanno dato l’annuncio, poi, ci hanno messo del loro: e invece di chiedere contezza dell’errore, hanno pensato bene di sanzionarlo provando a interpretare: si parla di un premio di La la land – si devono essere detti i due – vorrà dire che anche quello per il miglior film sarà andato allo stesso titolo, no? E invece no: di qui l’equivoco, l’intoppo, le scuse della società incaricata della consegna delle buste agli Oscar e l’apertura di un’inchiesta sull’accaduto.

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