Meningite, la Lombardia corre ai ripari: vaccinazioni a tappeto per chiamata

22 Feb 2017 16:23 - di Redazione

Si è riunito a Palazzo Pirelli a Milano il tavolo di esperti convocato e presieduto dall’assessore regionale lombardo al Welfare Giulio Gallera per fare il punto sull’andamento della meningite in Lombardia e sulle azioni messe in campo. Un confronto dal quale, oltre alla rassicurazione sull’epidemiologia (“la situazione è in linea con quella degli anni scorsi, con un picco nel periodo invernale, che si riduce in estate”), sono emersi alcuni punti su cui insistere: “Dobbiamo lavorare maggiormente sull’informazione insistendo sulla necessità di vaccinare le categorie più a rischio. Per questo avvieremo corsie preferenziali e chiamate dirette per adolescenti”, ha annunciato Gallera al termine dell’incontro. “Gli esperti che abbiamo riunito hanno confermato che le linee guida che stiamo attuando, coerenti con quelle internazionali, sono appropriate e ci hanno dato un messaggio rassicurante” sul numero di casi. Al vertice hanno partecipato super esperti di Infettivologia e Igiene pubblica e tecnici della Dg Welfare.

Meningite, a rischio bambini e adolescenti

“Alla luce dei dati forniti dai nostri tecnici – ha spiegato l’assessore – gli esperti hanno ribadito che solo una vaccinazione a tappeto dei bambini piccoli e degli adolescenti può contribuire a ridurre l’incidenza dei casi in futuro e che quindi siano loro le categorie che in questo momento andrebbero coinvolte. Per questo motivo abbiamo deciso di attivare in tempi rapidi la chiamata diretta a tutti gli adolescenti consentendo loro anche una corsia preferenziale per accedere alla somministrazione”. L’altro aspetto emerso, ha proseguito Gallera, “è la necessità di un’informazione ancora più chiara sull’offerta vaccinale offerta in co-pagamento per il meningococco B, C e il quadrivalente ACYW, che provvederemo a diffondere attraverso il nostro sito internet www.wikivaccini.com, affinché chi aderisce faccia il vaccino più indicato per la propria condizione. Per quanto riguarda l’elevato numero di richieste finora pervenute per le vaccinazioni in co-pagamento, stiamo per coinvolgere i medici di medicina generale per consentire una risposta sempre più tempestiva”.

(foto Lecconotizie)

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