Meloni: «Il no alle urne? Napolitano ordina, il ministro Calenda esegue»

2 Feb 2017 14:12 - di Redazione
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«Il ministro Carlo Calenda esegue gli ordini di Napolitano». Va giù pesante Giorgia Meloni commentando lo stop del ministro dello Sviluppo economico all’ipotesi di voto anticipato prima dell’estate. «“Votare a giugno è un rischio: dobbiamo mettere in sicurezza il Paese e le riforme di Renzi” – dice la leader di Fratelli d’Italia ripetendo le parole del ministro che copiano l’intervento di Napolitano – insomma, per il ministro dello Sviluppo economico la democrazia è un pericolo per l’Italia e il popolo non può esercitare la sua sovranità perché bisogna mettere al sicuro le ridicole riforme di Renzi bocciate dagli italiani il 4 dicembre. Ma siamo impazziti? Calenda se ne faccia una ragione: il tempo a Palazzo Chigi dei maggiordomi delle lobby e dei poteri forti è scaduto e l’Italia Sovrana vuole andare al voto ora, elezioni subito» scrive Giorgia Meloni su Facebook.

Meloni: Napolitano dà gli ordini a Calenda

Come è noto mercoledì l’ex capo dello Stato ha mosso una chiara obiezione all’ipotesi di scioglimento delle Camere per andare al voto a giugno. «Nei paesi civili – ha detto il presidente emerito Napolitano – alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno. In Italia c’è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate. Bisognerebbe andare a votare o alla scadenza naturale della legislatura o quando mancano le condizioni per continuare ad andare avanti. Per togliere le fiducia ad un governo deve accadere qualcosa. Non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno…». Parole che non sono piaciute alle opposizioni e hanno generato molte critiche da parte di chi “pretendererebbe” di dare la parola al popolo dopo 4 governi nominati.

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