L’ultimo attacco a Trump: «La sua consigliera ha messo i piedi sul divano»
Mancava solo la polemica contro la consigliera che ama mettere i piedi sui divani buoni della Casa Bianca: la consigliera del presidente Usa Donald Trump Kellyanne Conway è nella bufera per l’eccessiva disinvoltura dei suoi atteggiamenti, che non piacciono ai media americani. In alcune immagini dell’agenzia Afb viene ritratta mentre è in ginocchio su un divano del palazzo presidenziale con le scarpe addosso, durante un incontro del presidente con decine di presidi di college e università storicamente nere, tutti in piedi. “Conway con le scarpe sul divano della Casa Bianca, coerente con la generale mancanza di rispetto dimostrata dalla squadra di Trump”, ha twittato un utente. “La nuova foto simbolo dei privilegi del bianchi”, ha scritto un altro. Ma anche Obama fece lo stesso, o anche di peggio, quando fu colto con i piedi sulla scrivania della Stanza ovale. “Maleducata”, “rozza”, trash”, sono altri gentili epiteti piovuti sul capo della signora. Figlia di un irlandese e di un’italiana, di famiglia cattolica, Kellyanne Conway ha lavorato come sondaggista per il Wirthlin Group, molto vicino al partito repubblicano e per Frank Luntz.
Kellyanne Conway consulente elettorale di Trump
Nel 1995 ha fondato 1995 The Polling Company e si è occupata di indagini di mercato. Con WomanTrend si è occupata di temi femminili lavorando per aziende come Vaseline, American Express, Hasbro, ABC News, Major League Baseball e Ladies Home Journal. Oltre a fornire risultati di indagini è spesso intervenuta in diverse emittenti televisive come commentatrice politica, nel 2012 ha lavorato per il repubblicano Todd Akin. Nell’agosto 2015 viene nominata alla guida del Political Action Committee (PAC) per Ted Cruz, sostenuto dall’azienda Robert Mercer. Il 1° luglio 2016 Trump comunicò l’assunzione di Conway come consulente il 17 agosto Conway diventa direttore della campagna elettorale. Da allora è considerata la prima donna negli Usa ad aver condotto una campagna elettorale presidenziale conclusasi con il successo del suo candidato.