Legge elettorale, la proposta di FI: “Italicum modificato”. Ecco cosa prevede
La proposta di riforma elettorale di Forza Italia sarà pronta per la prossima settimana. Solo allora il partito di Silvio Berlusconi presenterà un testo in Commissione Affari costituzionali di Montecitorio. È quanto emerso dalla riunione di oggi a palazzo Grazioli della “Commissione elettorale azzurra”, alla presenza di Berlusconi.
La Commissione di studio è costituita dai parlamentari Renato Brunetta, Paolo Romani, Gregorio Fontana, Niccolò Ghedini, Lucio Malan, Roberto Occhiuto e Andrea Orsini. Dell’organismo è entrato a far parte anche Francesco Paolo Sisto, capogruppo di FI in “Prima” commissione, che ha partecipato al vertice di via del Plebiscito.
L’obiettivo dichiarato della proposta è arrivare a una legge elettorale che garantisca la piena corrispondenza fra maggioranza degli elettori e maggioranza degli eletti, in modo da assicurare la massima rappresentatività al nuovo Parlamento, che dovrà svolgere anche una funzione costituente.
A quanto si apprende da fonti azzurre, la proposta prevede tre punti irrinunciabili: sistema proporzionale senza preferenze, premio di coalizione e piccoli collegi per consentire liste brevi e quindi la riconoscibilità dei candidati. Durante il vertice, Berlusconi avrebbe valutato tutte le opzioni in campo alla luce delle indicazioni arrivate dalla Consulta, ponendo alcune condizioni per aprire una trattativa.
Ancora non definito è lo sbarramento, uniforme per Camera e Senato: in caso di “corsa solitaria”, la soglia sarebbe di almeno il 5%, mentre in caso di coalizioni si starebbe ragionando su un 3-4 per cento, una sorta di clausola per i partiti più piccoli. Qualcuno lo ha ribattezzato un “Italicum modificato”. Il Cav avrebbe dato il suo consenso di massima a un testo con i tre “paletti” che rappresenterebbero la base di partenza per aprire un confronto con gli alleati di centrodestra, Lega e FdI in testa, e le altre forze politiche.