«La scissione c’è già»: anche il sito de l’Unità conferma la rottura Pd
“Incubo scissione: nelle parole di Rossi-Emiliano-Speranza la spaccatura c’è già”. Ecco, se anche il sito dell’Unità sceglie questo titolo vuol dire che le speranze di evitare la scissione nel Pd sono al lumicino. L’ottimismo è relegato nella frase successiva: “Prosegue la corsa contro il tempo nel Partito democratico per evitare che domenica l’assemblea si chiuda con una scissione. Siamo alle ultime ore di febbrili trattative” scrive il giornale del partito. Ma, nella realtà, i margini per evitare la scissione si restringono sempre di più. D’Alema ha persino provato una sintesi giornalistica: “La cosa è chiarissima, la questione è nelle mani del segretario”. A margine dell’assemblea della sinistra, il leader Maximo ha poi chiosato sornione:”Se Renzi telefona per dire che lui è d’accordo con quello che gli si propone, naturalmente questo apre un processo politico che porta verso un congresso nei tempi ordinari normali. Se Renzi vuole tirar dritto per la sua strada, è chiaro che noi non possiamo accettare questa prepotenza”. Un out-out alla D’Alema, insomma, e quindi del tutto indigesto alla maggioranza renziana. Tant’è vero che subito dopo il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini s’è incaricato di far conoscere a tutti, via Twitter, il niet di Renzi: “Questa mattina toni e parole che nulla hanno anche fare con una comunità che si confronta e discute. Gli ultimatum non sono ricevibili”. Spaccatura ormai definitiva? Sembrerebbe di si. Con la scissione già decisa. Del resto, nelle stesse ore in cui la minoranza lanciava i suoi strali e i suoi ultimatum dall’assemblea di Testaccio, lui Renzi pensava bene di incontrare in un albergo di Firenze il suo vecchio amico Marco Carrai. Come dire: ognuno con i suoi.