Il sesso lesbo finisce in prima serata: la Rai si piega alla propaganda gay
All’appello non poteva mancare la fiction I bastardi di Pizzofalcone. Come tante altre. Quella scena di sesso tra lesbiche nella fascia di maggior ascolto della Rai scatena le polemiche. «È troppo se chiediamo alla Rai di Campo dell’Orto di tenere la propaganda della sessualità libera, sia essa etero o omo, fuori dalla prima serata? È proprio necessario che in qualsiasi trasmissione, sia un talk show, un festival canoro, una produzione di Rai Fiction quale che ne sia il genere, commedia o poliziesco, debba contenere scene esplicite di sesso omosessuale?». A chiederselo è Maurizio Lupi, di Ap.
Il sesso lesbo e “I bastardi di Pizzofalcone”
Tutto parte da una lettera all’Avvenire scritta da una signora che protestava per la gratuita, non giustificata dall’intreccio narrativo, scena di sesso tra due donne nella puntata del 23 gennaio della serie I bastardi di Pizzofalcone. A quell’ora i bambini davanti alla televisione sono tanti. E qui ci si ricollega pure alla tristemente famosa propaganda gender. Lupi ha annunciato l’invio di una «lettera al presidente della Vigilanza perché il direttore di rete di Rai 1 venga convocato quanto prima per una audizione».
La solita ironia di Alessandro Gassmann
Non poteva mancare l’affondo di Alessandro Gassmann, che ha immediatamente detto la sua in favore (non c’era da dubitarne) della scena lesbo. Ha infatti postato su Twitter: «Voglio ringraziare l’Avvenire per la polemica sulle scene lesbo di Pizzofalcone! Portano bene! A lunedì!».