“Gran ballo fascista” in una scuola romana: è putiferio sulla preside
Prendete una scuola media romana costruita in epoca fascista. Alla preside viene un’idea: ripercorrere la storia dell’istituto partendo dagli anni della sua fondazione. È un’iniziativa originale e rara, in tempi di oblio della memoria storica. Prima il Miur approva, ma poi ci ripensa: qualche genitore politicamente corretto e ottusamente antifascista protesta. L’Ufficio scolatico regionale per il Lazio chiede “chiarimenti” alla preside, Anna Maria Altieri. Così il “Gran Ballo in Epoca Fascista” organizzato dalla scuola media Guido Alessi, per gli studenti di seconda e terza, non si farà più. Un vero peccato e una triste storia di ordinaria censura nonché di isteria ideologica.
Ma ricostruiamo questa incredibile storia che si è svolta tra ieri e oggi. Prima la preside illustra l’iniziativa a docenti, genitori e alunni, attraverso una circolare. L’Istituto – dice la preside – «ha ricevuto l’approvazione del Miur per il progetto Ricostruire la Storia: l’epoca fascista nelle nostre scuole e nei nostri quartieri, presentato nell’ambito dell’iniziativa triennale Azioni innovative per la definizione degli obiettivi di miglioramento della scuola».
«Il progetto – spiega la circolare – è volto a valorizzare il patrimonio storico rappresentato dalla scuola G. Alessi, inaugurata da Benito Mussolini nel periodo fascista, del quale restano tracce non solo nell’architettura dell’edificio, ma anche in vari documenti e oggetti presenti negli archivi, come pagelle, registri scolastici, fotografie, bandiere». «L’obiettivo del progetto – si legge ancora nella circolare – è anche quello di estendere la ricerca agli altri edifici scolastici dell’Istituto Comprensivo».
Apriti cielo, i soliti zelanti antifascisti hanno da ridire e scatenano il putiferio sulla dirigente scolastica. Poi arrivano i fulmini dal Miur. «L’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, nell’ambito dell’iniziativa triennale Azioni innovative per la definizione degli obiettivi di miglioramento della scuola, ha effettivamente finanziato il progetto di approfondimento storico dal titolo Ricostruire la Storia: l’epoca fascista nelle nostre scuole e nei nostri quartieri. Tuttavia, il progetto presentato non faceva menzione alcuna di balli a “tema”. Per questo l’Ufficio scolastico ha chiesto una relazione alla dirigente dell’istituto coinvolto». Così la preside è costretta a una seconda corcolare in cui annuncia l’annullamento dell’iniziativa. Il piatto dell’intolleranza è servito.