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Emiliano: «Renzi si crede Napoleone e andrà incontro a una Waterloo»

Emiliano: «Renzi si crede Napoleone e andrà incontro a una Waterloo»

Home livello 2 - di Elsa Corsini - 17 Febbraio 2017 - AGGIORNATO 17 Febbraio 2017 alle 14:31

Renzi messo all’angolo dagli oppositori interni. A pochi giorni dall’assemblea decisiva del Pd i candidati alternativi alla segreteria vanno all’attacco. Il più duro e ironico è Michele Emiliano. «Un leader dovrebbe avere talmente cura del gruppo che qualche volta dovrebbe sacrificare se stesso pur di salvare il gruppo. Renzi non ha questa caratteristica». L’ex premier – aggiunge il governatore della Puglia – non è il leader che dà privilegio e maggior importanza al gruppo, ma dà importanza a se stesso. Renzi è napoleonico». Quindi – aggiunge dai microfoni di Agorà – è destinato ad andare  incontro inevitabilmente a delle Waterloo. Nel senso che cerca a tutti costi vittorie e rivincite con una spietatezza anche nei confronti di chi ha un punto di vista diverso. E questo sta pesando molto».

Emiliano: Renzi si sente Napoleone

L’ex rottamatore dovrà vedersela almeno con tre protagonisti dell’opposizione interna: Roberto Speranza, Michele Emiliano ed  Enrico Rossi, che per Renzi sarebbero tentativi disperati. Le due anime del Pd si parlano, ma non si ascoltano più e la scissione non sembra più solo un’ipotesi di scuola. Renzi insiste a dire che  queste cose non interessano molto ai cittadini, ma intanto accelera fissando l’appuntamento con i sostenitori della sua mozione già al 10 marzo al Lingotto di Torino. Dall’altra parte Speranza, Emiliano e Rossi annunciano che si incontreranno a Roma sabato, il giorno prima dell’assemblea che darà l’ok finale al congresso «con l’obiettivo di costruire un’azione politica comune».

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17 Febbraio 2017 - AGGIORNATO 17 Febbraio 2017 alle 14:31