Cybersecurity, un “must”: eppure in Italia va di moda il furto della pasword

6 Feb 2017 15:42 - di Prisca Righetti

Ormai siamo abituati persino a distinguere tra furti digitali e furti reali: manca poco e sarà coniato e ufficializzato il detto, “Paese che vai, affronto cyber che trovi”. Del resto, ricorrendo a un vecchio adagio, “Tutto il mondo è paese”, anche per quanto riguarda i reati sul web.

Ladri di password e furto di dati personali

E allora, come opportunamente rilevato da Alexander Vukcevic, responsabile di Avira VirusLabs, in occasione del Safer Internet Day, che cade il 7 febbraio, “Se da un lato riteniamo che internet sia un fenomeno senza confini, i nostri dati evidenziano delle vere e significative differenze tra i singoli Paesi”. Dunque, aggiunge l’esperto, solo “Se si valutano le minacce nazione per nazione, e si riflette su ciò che è necessario fare per difendersi da ognuno di questi pericoli, è possibile potenziare la sicurezza a livello globale”. E allora, per esempio, valutando l”analisi di un mese di attacchi malware, si legge in un report di Avira, ” si è mostrato come gli utenti siano stati colpiti da diversi tipi di malware, a seconda della loro posizione geografica. I tedeschi hanno più probabilità di essere attaccati da exploit kit, i ladri di password intercettano i dati di molti italiani e gli americani sono per lo più colpiti da trojan che alterano il sistema operativo Windows dei loro computer. Avira ha quindi stilato una lista di suggerimenti di sicurezza, suddivisa in base alle minacce diffuse in cinque Paesi presi come esempio, tra cui l’Italia.

Ecco l’elenco delle misure di sicurezza per il web

1) Non dimenticare le nozioni di base negli Stati Uniti: la continua popolarità dei malware che introducono codici dannosi nei file di sistema, dimostra che le minacce classiche sono ancora forti. Per arrestare le minacce in entrata e identificare i siti web infetti è fondamentale avere un’app antivirus sul proprio dispositivo. L’antivirus può non sembrare alla moda, ma, di fatto, è ancora essenziale.

2) Effettuare gli aggiornamenti costantemente in Germania, Austria e Svizzera: gli exploit kit cercano una lunga lista di vulnerabilità su ogni computer. Dal momento che l’esatta vulnerabilità presa di mira da un exploit kit può essere personalizzata in breve tempo, la miglior difesa è tenere i dispositivi aggiornati automaticamente con un programma di aggiornamento software.

3) Aprire i file con cautela in Italia: le email contenenti link infetti e le finte richieste di phishing sono un modo tradizionale e tuttavia alla moda per colpire gli utenti di Internet sprovveduti e rubare le password. Se un’email sembra sospetta o presenta degli allegati insoliti, controlla due volte il file o eliminalo semplicemente.

4) Non essere troppo socievoli in Francia: utilizzare chiavette di memoria Usb per il trasferimento di file tra i vari dispositivi non è esente da rischi. 

5) Prestare attenzione a scaricare i file nel Regno Unito: i download delle applicazioni potenzialmente indesiderate non sono direttamente dannosi, ma possono introdurre nel dispositivo una serie di componenti software aggiuntivi del tutto indesiderati, come app, barre degli strumenti e pubblicità, rallentando di molto il dispositivo stesso, profilando gli utenti e disturbando l’esperienza dell’utente. Le Pua (Applicazioni potenzialmente indesiderate) possono essere evitate controllando le impostazioni predefinite quando si scaricano le app.

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