Brutto segnale dal Pd: licenzia i suoi dipendenti. Orfini: scelta inevitabile

2 Feb 2017 19:42 - di

“Una decisione impossibile da evitare, che abbiamo cercato in tutti i modi di non prendere. Ma stiamo affrontando un risanamento che obbliga a scelte dolorose. In questo caso, almeno si assicura la cassa integrazione a persone che da tempo non ricevendo lo stipendio”. Matteo Orfini spiega così l’invio delle lettere di
licenziamento ai 12 dipendenti del Pd romano. “Stiamo affrontando un faticosissimo piano di risanamento che ha portato alla chiusura di sedi, utenze e al taglio di tantissime spese, il tutto cercando di tenere al riparo i dipendenti -spiega il commissario del Pd romano e presidente del Pd nazionale-. Quando sono
arrivato io, ho trovato 2,2 milioni di debiti accumulati in 8 anni. E, follia per una federazione che vive di sole tessere, 12 dipendenti. Una situazione insostenibile”. Orfini, proprio a proposito dei licenziati, spiega: “I dipendenti sono, in larga parte, parlamentari o consiglieri regionali in aspettativa. Quelli effettivamente in servizio sono quattro. Per i parlamentari o consiglieri non è un dramma, ma i 4 dipendenti almeno così potranno accedere alla cassa integrazione”. Consegnerò conti a organi competenti del Pd per verificare responsabilità.

Il Pd romano in difficoltà

Il punto, al netto della decisione “dolorosa” dei licenziamenti, è la voragine dei conti della federazione romana: “Negli anni passati è stata gestita in modo incredibile – prosegue Orfini -. A fronte di debiti del genere accumulati, non è mai stato chiesto il contributo dei parlamentari. Appena arrivato, ho chiesto una quota fissa mensile da versare, aumentato la quota tessera, avviato un piano di rateizzazione. Ma i debiti, in larga parte contributi Inps o tasse, non sono tutti rateizzabili. Proprio per questo abbiamo dovuto azzerare tutte le voci in uscita”. Per questo, in veste di commissario, Orfini promette: “Non spetta a me
individuare le responsabilità della situazione che ho trovato, ma a fine commissariamento consegnerò agli organi competenti il resoconto di come si è creato questo debito in modo che si potrà valutare e prendere i provvedimenti conseguenti”.

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