Biomedicina: arriva il computer che renderà i farmaci intelligenti
Sviluppato il primo computer a Dna in grado di rilevare diversi anticorpi nel sangue e di eseguire calcoli successivi sulla base di questa rilevazione. I computrer a Dna è una scoperta modernissima che consente ai computer di essere bastati non più sul silicio ma sul Dna. I ricercatori dell’Università di tecnologia a Eindhoven (Paesi Bassi) presentano così un nuovo metodo che dovrebbe permettere di controllare la somministrazione di farmaci nel sangue in tempo reale, per mezzo dei computer a Dna. Su Nature Communications il team, guidato dall’ingegnere biomedico Maarten Merkx, descrive un passo importante verso lo sviluppo di farmaci davvero intelligenti, studiati per un minor numero di effetti collaterali e un costo inferiore. Per capire come funziona il metodo, è un po’ come se avessimo a disposizione un sistema di sicurezza che apre una porta in base alla persona in attesa. Se la fotocamera riconosce la persona, la porta si sblocca, altrimenti rimane bloccata.
Sperimentato il computer a Dna
“La cosa speciale di questo sistema è che può pensare e può essere collegato a interventi come la consegna di un farmaco”, dice Merkx. Il Dna è meglio conosciuto come un vettore di informazioni genetiche, ma le molecole di Dna sono anche adatte all’esecuzione dei calcoli molecolari, assicurano gli studiosi. Finora le applicazioni biomediche di computer a Dna sono state limitate. Merkx e i suoi colleghi sono i primi ad essere riusciti a collegare la presenza di anticorpi a un computer di questo tipo. “I nostri risultati mostrano che possiamo usare il computer a Dna per controllare l’attività degli enzimi, ma pensiamo dovrebbe anche essere possibile fare lo stesso con l’attività di un anticorpo terapeutico”, concludono gli autori.