Berdini se ne va sbattendo la porta: «Dimissioni irrevocabili»
Paolo Berdini se ne va, definitivamente. «Era mia intenzione servire la città mettendo a disposizione competenze e idee. Prendo atto che sono venute a mancare tutte le condizioni per poter proseguire il mio lavoro. Ringrazio coloro che hanno collaborato con me e le tante persone che mi hanno sostenuto in questi mesi di duro impegno. Da questo momento le mie dimissioni sono irrevocabili» Così dichiara in una nota l‘assessore all’Urbanistica. Al Comune di Roma è sempre più caos.
Berdini se ne va sbattendo la porta. E la sua scelta non dipende dalla querelle scaturita dai suoi giudizi sulla Raggi, ma dalla vicenda dello stadio della Roma, progetto al quale l’assessore è fermamente contrario. «Dovevamo riportare la città nella piena legalità e trasparenza delle decisioni urbanistiche, invece si continua sulla strada dell’urbanistica contrattata, che come è noto, ha provocato immensi danni a Roma». È di qualche ora la notizia che il Comune e la Roma hanno abbozzato un’intesa per la costruzione del nuovo impianto sportivo. Con l’addio di Berdini s’allunga la lista degli assessori che hanno abbandonato la Giunta pentastellata in Campidoglio. Tra gossip, indagati e contrasti sul governo delle grandi questioni romane, l’esperienza del M5S alla guida della città capitale d’Italia si sta rivelando una vera e propria Caporetto.