Becchi, l’ex ideologo del Movimento Cinque Stelle, ora tifa per Salvini
Anche questo è un segno dei tempi che cambiano, un segno piccolo ma significativo: c’era anche Paolo Becchi ad accogliere il leader della Lega Matteo Salvini oggi a Recco in visita ad uno dei gazebo organizzati in tutta Italia per chiedere il voto anticipato. Il filosofo genovese, in passato considerato ideologo del Movimento Cinque Stelle, dopo aver preso le distanze dai grillini, sembra dunque avvicinarsi al Carroccio.
Così, qualche mese fa, in una intervista concessa a Formiche, Becchi ha spiegato le ragioni del suo addio al M5S. «il Movimento si sta trasformando in un partito ibrido, nel quale si cerca di fare convivere diversi aspetti». Becchi considera inammissibile la doppia morale che s’è affermata ai vertici dell’organizzazione fondata da Grillo e Casaleggio. «Ormai regna l’arbitrio, al posto del rispetto delle regole. Si critica chi non rispetta le regole e ci si comporta allo stesso modo» . «Ciò che conta per loro – argomenta Becchi – è andare al governo, ma non si sa bene per fare cosa, tranne le politiche anti-casta. Il M5S aveva una visione il nuovo partito deve ancora costruirsela». Sferzante è infine in giudizio su Beppe Grillo: «È diventato un ologramma pure lui. Forse era inevitabile che il Movimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito». Già, il «sogno» è finito. Fa riflettere questa crisi, quasi simultanea, tra il Pd (sull’orlo della scissione) e il M5S (ormai manifesta è la sua totale incapacità di elaborare una cultura politica). Un segno, dei tempi, appunto. E tutto lascia intendere che il vento tornerà presto a gonfiare le vele dei partiti del centrodestra. E non è certo un caso se l’ex ideologo di Grillo oggi sia andato ad applaudire Salvini.