Arrestato Gaetano Saya, fondatore del Nuovo Msi in guerra per il simbolo

13 Feb 2017 19:13 - di Redazione

E’ stato arrestato dai carabinieri nella sua casa di Genova Castelletto, Gaetano Saya, il personaggio che sosteneva di volere rifondare il nuovo Msi insieme all’ex tesoriere della lega Francesco Belsito. La notizia è stata data dal Secolo XIX che scrive che a Saya è stata notificata “l’esecuzione d’un cumulo di pene alle quali è stato condannato in primis per aver tentato di creare una sorta di polizia parallela”. Saya non ha opposto resistenza all’arresto. 

“Fra 2005 e 2006 – scrive ancora Il Secolo XIX – era stato ritenuto, e per questo finì ai domiciliari in un’inchiesta partita da Genova, fra i creatori di un’ambigua struttura che si definì “Nuova Gladio”. Alla fine risultarono piuttosto una banda di nostalgici e millantatori, ma oggettivamente capaci di ottenere svariati crediti nelle istituzioni e di accedere a database riservatissimi. ‘I componenti dell’organizzazione – scrivevano gli inquirenti negli atti d’accusa – hanno programmato e svolto in varie città italiane, di propria iniziativa e quindi abusivamente e arbitrariamente, attività corrispondenti a funzioni proprie di organi di polizia e di sicurezza’». 

Delle vicende del nuovo Msi, di cui è presidente Maria Antonietta Cannizzaro, moglie di Saya, aveva parlato circa un anno fa Il Tempo riferendo della decisione dei giudici fiorentini a proposito dell’uso del simbolo della Fiamma tricolore. La Cannizzaro, forte di quella sentenza, dichiarò che avrebbe dato battagla per interdire a chiunque l’uso del simbolo del Msi

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