Trani, fermati tre balordi per l’omicidio di un ventenne dopo una rissa
Sono stati fermati tre persone con l’accusa di aver ucciso Antonio Mastrodonato a Trani. La lite, avvenuta il giorno prima vicino a una sala giochi, tra la vittima, alcuni suoi amici e altre persone, poi degenerata, sarebbe alla base dell’omicidio del ventenne, con piccoli precedenti, ucciso a colpi d’arma da fuoco domenica pomeriggio.
Trani, fermati tre ragazzi per omicidio
È quanto hanno evidenziato le indagini della polizia di Stato e dei carabinieri che hanno eseguito un fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Bari (direzione distrettuale antimafia) a carico di tre persone alle quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di omicidio, tentato omicidio e detenzione di arma clandestina, aggravati dal metodo mafioso e dal fatto di essere sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. I tre, il giorno successivo alla lite, hanno cercato ripetutamente la vittima nel suo quartiere e, dopo averlo rintracciato nel pomeriggio del 12 febbraio, gli hanno teso l’agguato mortale. Le attività investigative hanno consentito, già lo scorso 15 febbraio, l’emissione di un primo provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso da questa Procura, nei confronti di Giulio Vitolano, 31 anni, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. Quest’ultimo dopo un inseguimento a piedi per le vie cittadine, avrebbe esploso numerosi colpi che hanno ferito mortalmente Mastrodonato mentre un amico di quest’ultimo si è salvato. Le indagini hanno permesso di ricostruire con esattezza la dinamica degli eventi, con l’individuazione del mandante e degli altri complici, oltre al recupero delle armi utilizzate.