Sollecito vuole 516mila euro dallo Stato. “Mi servono per i debiti”
La Corte d’appello di Firenze, dopo oltre due ore di camera di consiglio, si è riservata la decisione sulla richiesta avanzata da Raffaele Sollecito, che vuole dallo Stato un risarcimento di 516mila euro per ingiusta detenzione, per “le sofferenze patite, di grado massimo”. La riserva dovrebbe essere sciolta entro cinque giorni.
Sollecito è stato in carcere per quasi quattro anni perché coinvolto nell’inchiesta sull’omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007. E’ stato poi definitivamente assolto in Cassazione insieme ad Amanda Knox, anche lei all’epoca dei fatti studentessa a Perugia. All’istanza si sono opposti la procura generale e il ministero delle Finanze.
Sollecito: i soldi mi servono per ripagare i debiti
In una intervista alla Bbc Sollecito ha detto che la tragedia di Meredith ha distrutto la sua vita: “Spero che i giudici capiscano che il risarcimento servirebbe solo a ripulirmi dai debiti”. “Sono passati dieci anni dall’inizio di questo incubo – ha continuato – abbiamo dovuto vendere i nostri appartamenti ma abbiamo ancora debiti, all’incirca 400mila euro”.
La polemica sui post contro le donne
Sollecito era stato di recente ancora una volta sotto i riflettori per una vicenda che non riguarda l’omicidio di Meredith. I suoi commenti su uno dei gruppi segreti di Fb che ospitano post gravemente offensivi contro le donne erano stati stigmatizzati dall’opinionista Selvaggia Lucarelli che li ha resi pubblici.
Lucarelli ha scoperto che Raffaele Sollecito è tra i 250mila membri del gruppo Facebook “Pastorizia never dies” in cui, – ha scritto – “tra schifezze varie, ci sono anche uomini che si scambiano pareri su come ammazzare la ex e su come far sparire il corpo. Eccolo lì farsi fotografare con uno degli amministratori e diventare idolo delle masse di trogloditi che sguazzano lì dentro a colpi di battute irresistibili e di gran gusto sul caso Meredith”. Anche questa una manifestazione delle sofferenze patite da Sollecito?