Sbarchi a Palermo: è emergenza. Troppi i minori non accompagnati
E’ emergenza minori non accompagnati nel distretto di Corte d’Appello di Palermo. “Il fenomeno costituisce un duplice problema, sia dal punto di vista umanitario, sia da quello dei flussi giudiziari – spiega il presidente facente funzioni, Matteo Frasca -. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta accogliere e tutelare un numero elevatissimo di minori stranieri, in massima parte adolescenti, che sbarcano nel nostro territorio privi di familiari”. La conseguenza, ricorda Frasca, è che “i Comuni e le Prefetture si trovano in gravissima difficoltà” nel far fronte a sbarchi “numerosi e ravvicinati”.
Comuni e prefetture in difficoltà
“Devono inserire in brevissimo tempo moltissimi minori in strutture di prima accoglienza adeguate alle loro esigenze per poi trasferirli in strutture di seconda accoglienza e assicurare in ogni caso, sotto svariati profili, l’esercizio dei diritti fondamentali riconosciuti dalla convenzioni internazionali” spiega ancora il presidente facente funzioni della Corte d’Appello di Palermo, ricordando che “già nella relazione del presidente del Tribunale per i minorenni dello scorso anno erano state segnalate le difficoltà”. Né la situazione appare migliorata a distanza di un anno. “L’incidenza del fenomeno sull’operatività dell’ufficio è cresciuta in modo esponenziale, raggiungendo proporzioni che definire imponenti è riduttivo”.
Regolare i flussi migratori
In base ai dati certificati dalla cancelleria del Tribunale per i minorenni, nel periodo che va dal primo luglio 2015 al 30 giugno 2016 sono stati iscritti 1.477 procedimenti riguardanti minori stranieri non accompagnati. Per Frasca risulta “fondamentale, per un sistema efficace di protezione, una regolazione dei flussi dei minori stranieri a livello centrale da parte di una governance – solo di recente attivata – che consenta di distribuire gli oneri di accoglienza su tutto il territorio nazionale, poiché la nostra regione non è in condizioni da sola, in tutta evidenza, di dare una risposta adeguata ai bisogni di un numero così elevato di minori.