Pizzarotti: «Il M5S è sfaldato: chi resta lo fa solo per entrare in Parlamento»

26 Gen 2017 15:58 - di Augusta Cesari

Il M5S perde pezzi. Il M5S partito di arrivisti ormai alla frutta. Torna ad accusare il Movimento di Grillo il sindaco di Parma entrato in aperto contrasto con i suoi ex compagni di strada. “La base del M5S si è completamente sfaldata. E’ evidente che non si vogliano affrontare tematiche che sottolineo da almeno 2 anni. E’ una situazione che tanti non sopportano più”. E’ il commento del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sui tanti episodi di abbandono del M5S da parte di esponenti locali nella provincia bolognese. “Io cito anche Civitavecchia e Ragusa – ­prosegue Pizzarotti – , dove addirittura il Movimento governa e ci sono consiglieri che si sono dimessi o che sono entrati nel governo della città e sono andati direttamente all’opposizione. Potrei citare anche i parlamentari usciti dal M5S ultimamente. Inizia a essere evidente che molti non ce la fanno più. Il fenomeno degli ‘yes man’ è quello che ha preso più piede, quelli che si lamentano vanno via. Quello che manca è un luogo in cui chi vorrebbe qualcosa di diverso può fare delle proposte e contribuire al cambiamento”. Una diagnosi reale quanto impietosa.

Pizzarotti: “Chi resta nel movimento lo fa per opportunismo”

Mi meraviglio – sottolinea ancora l’ex sindaco grillino – di come si tenga duro solamente per arrivare a queste elezioni. A livello nazionale è evidente che ci sia un tema di candidature”: molti esponenti grillini “non usciranno dal Movimento se non dopo aver avuto la possibilità di ricandidarsi alle prossime elezioni politiche”. Altri come “tanti consiglieri anche in diversi territori, non si candideranno per la seconda volta nelle amministrazioni locali per non perdere l’opportunità di andare in Parlamento, come sta succedendo anche a Parma. (Il M5S prevede un massimo di due mandati a qualsiasi livello governativo, ndr)”. “Però questo – conclude Pizzarotti – ha decretato che non si ragiona in termini di impegno sul territorio. Penso sia qualcosa che vada contro i principi iniziali del movimento. Non a caso, invece, io mi sono ricandidato sulla città perchè penso che il lavoro del sindaco sia quello più efficace per contribuire a cambiare le cose”.

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