Meloni: «Trump ha detto quello che vorremmo sentire noi: prima l’Italia» (video)
“Nel suo discorso di insediamento Donald Trump dice: gli americani prima di tutto. Quello che vorremmo si dicesse qui in Italia è: gli italiani prima di tutto e per questo scendiamo in pizza il prossimo 28 gennaio a Roma e invitiamo a scendere in piazza con noi tutti quelli che vogliono un’Italia sovrana, che vogliono riprendersi la loro libertà e la loro democrazia, una politica che faccia i loro interessi e non quelli di qualcun altro”: commenta così il fulcro del discorso di Donald Trump la leader di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni. Un aspetto cruciale – l’interesse nazionale – che dovrebbe essere il nodo anche dell’agenda politica italiana. Un modello, una direzione: prima l’Italia. Ma non è così. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia nel corso di una manifestazione nel quartiere romano di Testaccio hanno ribadito lo spirito che guida la manifestazione in programma il 28 gennaio prossimo. Con un piccolo significativo fuori programma. Imbattutasi in un manifesto che, sullo sfondo dei colori della bandiera austriaca, rivendicava “Il Sud Tirolo non è Italia”, la leader Fdi ha preso un tricolore e ha coperto la parola “non”.
Meloni: «Ecco perché scendiamo in piazza il 28 gennaio»
Poi ha ripreso il filo del discorso: “Il nuovo presidente degli Stati Uniti Trump ha detto che ridarà il potere al popolo americano – prosegue la Meloni – È questa la sfida che hanno davanti tutte le nazioni occidentali: riprendersi la loro libertà e la loro sovranità oggi in mano a sedicenti élite che difendono gli interessi del grande capitale, dei banchieri e dei lobbisti, a discapito dei diritti dei popoli. Il vento di ribellione alla globalizzazione senza regole soffia forte anche in Europa e si farà sentire presto anche in Italia. E l’Italia sovrana per questo scenderà in piazza. «A tutti quelli che sognano un’italia diversa e verranno in piazza con noi a sostenerci, diciamo che vogliamo ripartire da una proposta politica nuova e che soffi nella stessa direzione verso la quale soffiano gli Stati Uniti e le grandi democrazie».
«La nostra politica non può mai essere quella di Renzi»
Poi ha proseguito: “Durante la manifestazione noi vogliamo dire che l’Italia ha il diritto di votare come accade in ogni democrazia degna di questo nome», ribadisce forte e chiaro Giorgia Meloni. Non ci interessa e non vogliamo la vergogna di un governo che era stato mandato a casa sostanzialmente dal voto del 4 dicembre e che si ripropone tal quale per portare avanti le stesse politiche. Vogliamo votare e chiederemo a Mattarella di votare nel minor tempo possibile”. Poi, un messaggio agli alleati. Su questi aspetti – scandisce- non c’è spazio per tentennamenti. “È evidente che se si sta da questa parte del campo, non si può stare anche dall’altra. Quindi chiederemo a tutti chiarezza di posizionamento perché la nostra politica non può mai essere quella di Matteo Renzi».