Mafia Capitale, per i primi 4 in Appello pene ridotte e niente metodo mafioso
Esclusione del metodo mafioso e pena ridotta per Emilio Gammuto, il collaboratore di Salvatore Buzzi coinvolto nell’inchiesta su Mafia Capitale. La condanna passa dai 5 anni e 4 mesi inflitti nel processo di primo grado ai 3 comminati dall’Appello. Oltre che per Gammuto, le pene sono state ridotte anche per gli altri tre imputati: Fabio Gaudenzi, Raffaele Bracci ed Emanuela Salvatori.
Le condanne del rito abbreviato
I quattro sono stati i primi a essere processati nell’ambito dell’inchiesta che lo stesso capo della Polizia Franco Gabrielli ha di recente invitato a non chiamare più Mafia Capitale, ma Mondo di mezzo. Il primo grado si svolse nel novembre del 2015 con rito abbreviato e portò a quattro condanne per corruzione, con pene intorno ai 5 anni.
Pene ridotte per i quattro imputati
Gaudenzi e Bracci, che furono condannati a 5 anni, hanno visto la pena ridotta di oltre due anni: la Corte d’Appello ha inflitto 2 anni e 8 mesi ciascuno. Per la Salvatori, già dipendente comunale e responsabile dell’attuazione del piano nomadi di Castel Fusano, invece è stata stabilita una condanna a tre anni di reclusione. Gammuto era rimasto coinvolto nell’inchiesta in quanto collegato con Salvatore Buzzi, mentre Bracci e Gaudenzi secondo l’accusa avevano legami con Massimo Carminati.